Flavio Alivernini, il collaboratore della Boldrini: «Vi spiego perché #IoBalloConLaura»

La lotta può sembrare impari. Anche perché Matteo Salvini ha uno staff molto numeroso che gli cura la comunicazione sui social network e non solo. Flavio Alivernini è il collaboratore di Laura Boldrini che, da solo insieme a lei, ha sfidato la «Bestia», il sistema social messo in piedi da Luca Morisi. Fino a questo momento, la comunicazione del ministro dell’Interno sembrava infallibile. Ora, invece, grazie proprio a Laura Boldrini, mostra qualche piccola crepa. Del resto, stando alle parole di chi aiuta l’ex presidente della Camera nella gestione della sua comunicazione, sono tante le persone che seguono quotidianamente la Boldrini e che lei cerca di ascoltare, leggendo i numerosi commenti al termine delle giornate di lavoro. Si tratta di una strategia per entrare in sintonia con le persone, che non sono semplici account che si nascondono dietro a una tastiera.

Flavio Alivernini spiega la comunicazione via social della Boldrini

Una comunicazione diversa, quella dell’ex presidente della Camera, che sta facendo breccia in rete: «I social impongono una naturale compressione del ragionamento, dovendo il messaggio racchiudersi nei caratteri di un tweet o di un post – ha detto Flavio Alivernini a Giornalettismo -. In questo spazio ridotto, a mio parere parte avvantaggiato chi lancia slogan ad effetto, rispetto a chi propone un pensiero articolato. La sfida è trovare la chiave di una semplicità intesa come complessità risolta».

Questa chiave trovata da Laura Boldrini e Flavio Alivernini è quella di puntare sui contenuti, ma anche su messaggi che mettano in risalto colori e gioia. Una strategia diversa – per intenderci – rispetto a quella del «pane e Nutella» usata in passato da Matteo Salvini: «A me non interessa tanto che Salvini mangi pane e Nutella, non mi scandalizzo nemmeno per il fatto che lo faccia sapere a tutti tramite i suoi social – ci spiega Alivernini -. Quello che non capisco è perché gli organi di informazione la ritengano una notizia. Che Laura Boldrini poi, sia una persona seria e piena di entusiasmo e passione per il suo Paese è chiaro a tutti quelli che la conoscono e la seguono da vicino. Avremo fatto un bel lavoro quando se ne accorgeranno anche quelli che coltivano ancora pregiudizi nei suoi confronti».

Gli hashtag #IoBalloConLaura e #MaQuandoLavori: due casi emblematici

In principio furono i tentativi, da parte di Matteo Salvini, di scatenare i propri followers contro Laura Boldrini. Poi, iniziarono le risposte dell’ex presidente della Camera che, su Twitter ad esempio, ottenevano molti più like e interazioni rispetto al cinguettio originale del ministro dell’Interno. Ma si può parlare davvero di crisi per la comunicazione social di Salvini? «Partiamo dalla realtà – spiega Alivernini -: la Lega, stando ai sondaggi, ha molto consenso. I profili social di Salvini veicolano messaggi a un numero elevatissimo di persone e Luca Morisi è persona capace di fare il suo lavoro. Non lo conosco e non condivido, anzi contesto la sua strategia di comunicazione, ma non si può dire che finora non abbia funzionato. Detto questo, i social registrano delle tendenze e come ha scritto in un tweet Francesco Nicodemo, ex consigliere di Palazzo Chigi, mi sembra che la comunicazione del ministro si “stia facendo aceto”. Forse dovrebbe riossigenarla sulla base del fatto che non è più all’opposizione ma governa questo Paese da quasi un anno».

Il popolo social di Laura Boldrini

Intanto, Laura Boldrini può contare su un consenso social sempre più vasto, fatto da quelle persone che la applaudono quando, ad esempio, scende in piazza a Verona per difendere diritti come l’interruzione di gravidanza, il divorzio, le unioni civili, frutto di tante battaglie nel corso degli anni. Su una cosa Flavio Alivernini è categorico: «Ultimamente mi chiedono: ma Boldrini compra followers? Chiarisco una volta per tutte: non l’ha mai fatto e, conoscendola, mai lo farebbe».

Anche perché non ne ha bisogno. La rete, molto spesso, offre da sola gli input ideali per la comunicazione dell’ex presidente della Camera. È stato il caso, ad esempio, dell’hashtag #IoBalloConLaura: «Quello è stato lanciato da un profilo twitter gestito da più persone  che io non conosco – spiega Flavio Alivernini – e che si chiama “NonHaStataPiùLaBoldrini”. Dietro ai profili degli account social non ci sono solo voti da strappare a ogni costo ma persone vere, con senso critico e capacità di ragionamento. Il virus della propaganda è ancora forte ma la rete sviluppa degli anticorpi e in questi giorni l’ondata di sostegno a Laura Boldrini lo dimostra. Per anni nei suoi confronti è stata condotta una campagna di disinformazione assurda ma noto che gli stereotipi sul suo conto si stanno rompendo. Il tiro al bersaglioha scritto Selvaggia Lucarelli ieri sul Fatto Quotidianosul nemico donna, di sinistra e amico degli immigrati non sembra più dare i suoi frutti come una volta, quando un qualsiasi riferimento alla Boldrini era un coro di insulti a supporto del capo di tutti i bulli».

E adesso Salvini come si comporterà, via social network, con la Boldrini? Smetterà di punzecchiarla? Flavio Alivernini chiude così: «Spero che Salvini si concentri sul lavoro che gli spetterebbe dal momento che ha assunto la carica di Ministro dell’Interno. Ha attaccato strumentalmente Laura Boldrini per anni, direi anche basta».

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