Chicago abbatte il razzismo: eletta la prima sindaca donna, nera e omosessuale

03/04/2019 di Enzo Boldi

Chicago ha eletto la prima donna afroamericana e dichiaratamente gay come sindaco. Lori Lightfoot, al ballottaggio, ha avuto la meglio sulla rivale Toni Preckwinkle, anche lei afroamericana. Succederà all’attuale primo cittadino Rahm Emanuel. Lori Lightfoot ha sconfitto la sua rivale elettorale basando la propria propaganda politica sull’impegno per combattere la corruzione e aiutare le famiglie a basso reddito e la classe media, ignorate a suo avviso finora dalla politica di un città affossata da un elevatissimo debito pubblico.

«Stringete la mano alle persone accanto a voi: possiamo essere estranei ma in questa stanza siamo tutti vicini». Queste sono state le prime parole pronunciate da Lori Lightfoot ai suoi sostenitori nel primo discorso dopo la pubblicazione del risultato elettorale.

Lori Lightfoot, la donna che sta facendo la storia degli Usa

Lori Lightfoot, 56 anni, ex procuratore federale, a capo di una commissione di sorveglianza delle attività della polizia entra di diritto nella storia di Chicago e degli Stati uniti d’America. Dal 1837 gli elettori della principale città dell’Illinois hanno eletto un solo sindaco di colore e una sola donna. «Oggi avete fatto più che la storia – ha detto parlando ai suoi sostenitori -, avete creato un movimento per il cambiamento. Noi possiamo e noi lo faremo, porremo fine al circolo di corruzione che c’è in questa città e mai più consentiremo ai politici di trarre profitto dalla loro posizione».

Chicago e le sue criticità

La donna, dichiaratamente omosessuale da anni, si è presentata alla corsa elettorale con un programma progressista che ha l’obiettivo di risanare una città al centro di moltissime criticità. Chicago, infatti, è la terza metropoli del Paese, con 2,7 milioni di abitanti. È segnata da profonde diseguaglianze sociali e disparità tra i quartieri, nonché da forte criminalità e tensione fra polizia e minoranze. Nel 2018 gli omicidi sono stati più di 550, cioè più di quelli avvenuti in totale a New York City e Los Angeles. Una bella sfida.

(foto di copertina: Rick Majewski/ZUMA Wire)

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