Il Piemonte abolisce il ticket per le donne con alto rischio di tumore al seno

01/04/2019 di Enzo Boldi

Le donne piemontesi con alto rischio di contrarre il tumore al seno e alle ovaie saranno esentate dal pagamento del ticket per usufruire delle prestazioni sanitarie per effettuare le operazioni di screening. È quanto stabilito dalla Regione Piemonte che ha deciso di rendere gratuite le analisi di controllo per tutte le persone sane, ma con accertato rischio genetico di cancro. La decisione segue quanto già fatto da Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna nei mesi scorsi, nella speranza di garantire maggiore tutela e invitare le donne a effettuare tutti i controlli necessari.

Il programma di screening per identificare e controllare i casi di mutazione genetica Brca (con cui si valuta il rischio in base all’analisi dei cromosomi sessuali), che possono causare il tumore al seno e il cancro dell’ovaio, sarà potenziato e saranno creati percorsi specifici nei Centri di riferimento della Rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Il tutto insieme alla gratuità delle visite e degli esami di controllo per tutte quelle donne che, dopo aver fatto il test genetico, sono state valutate ad alto rischio.

Analisi gratuite per le donne a rischio tumore al seno

Queste le principali novità introdotte dalla Regione Piemonte per la prevenzione del tumore al seno e delle ovaie, con l’obiettivo di migliorare l’individuazione e la sorveglianza dei casi di mutazione dei geni Brca1 e Brca2. «Con questo provvedimento, che per altro accoglie una sollecitazione del Consiglio regionale – spiega l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta -, la Regione aumenta l’attività di prevenzione e rafforza il programma di screening già effettuato all’interno della Rete oncologica e allo stesso tempo agevola il percorso dei pazienti che vengono sottoposti ai controlli».

I dati nella Regione Piemonte

Ad oggi sono circa mille, nel solo Piemonte, le donne portatrici di mutazioni Brca1 e Brca2 già riconosciute dal test genetico effettuato, ma la stima è che possano essere circa duemila, con i rischio di almeno 180 nuovi casi all’anno. Le prestazioni specialistiche inserite nel programma dei controlli per le persone con rischio già accertato, per cui sarà attivata l’esenzione dal ticket, prevedono una visita clinica senologica da effettuare ogni sei mesi, una mammografia e una risonanza magnetica da effettuare ogni anno per quanto riguarda la prevenzione del tumore della mammella, e una visita ginecologia e un’ecografia ogni sei mesi per quanto riguarda il tumore dell’ovaio.

(foto di copertina: ARCHIVIO ANSA)

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