Elezioni in Basilicata, la vittoria più meridionale della Lega di Salvini

Non c’è stata partita, come avevamo ampiamente previsto. Il centrodestra stravince in Basilicata, per la prima volta nella storia di una regione governata sempre dalla Democrazia Cristiana o dal centrosinistra da Tangentopoli in poi. Mai una coalizione di destra aveva ottenuto un risultato del genere. Ci è riuscito Vito Bardi, generale della Guardia di Finanza in pensione, che ha guidato uno schieramento compatto che andava da Forza Italia, a Fratelli d’Italia, passando per una Lega forte più che mai.

Basilicata, la vittoria più meridionale della Lega

Proprio il partito di Matteo Salvini è stata la vera sorpresa di questa tornata elettorale. Non solo quella della Basilicata è l’affermazione più netta nelle regionali dopo i risultati positivi ma non eccezionali di Abruzzo e Sardegna. Ma è anche la vittoria finora più meridionale del Carroccio. Un partito che, nel 2013, non era presente con un proprio simbolo e che nel 2018 – alle politiche – aveva superato di poco il 6%.

La Lega sbaraglia la concorrenza e arriva addirittura a contendere al Movimento 5 Stelle (che, come da tradizione, non si presenta con collegamenti di altre liste) la palma del primo partito in regione. I pentastellati di Antonio Mattia si sono fermati al 20%. Il loro candidato alla carica di presidente afferma che si tratta di un buon risultato e azzarda anche qualche paragone con le regionali del 2013, quando il partito ottenne il 13%. Ma la verità è che il M5S ha più che dimezzato i voti delle elezioni politiche, quando ottenne uno storico 44%.

La composizione del consiglio regionale in Basilicata

Non pervenuto il Partito Democratico che, dopo le vicende giudiziarie dell’ex governatore Marcello Pittella, aveva scelto di nascondere il più possibile il suo simbolo. Comunità Democratiche ha ottenuto solo l’8,3% delle preferenze. La coalizione di centrosinistra con a capo Carlo Trerotola ottiene un prevedibile secondo posto e sarà all’opposizione.

La Lega farà la parte del leone in un Consiglio Regionale che vedrà 13 seggi assegnati al centrodestra, in virtù della nuova legge elettorale approvata ad agosto 2018. Gli altri seggi saranno distribuiti tra il centrosinistra, al M5S (che ha usato l’escamotage di mettere in lista il proprio candidato presidente per permettergli di entrare in consiglio regionale) e Basilicata Possibile, che ha superato la soglia di sbarramento del 3%.

FOTO: ANSA/ANTONIO VECE

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