Emilia Clarke ha rischiato di morire due volte mentre girava Game of Thrones

Un lunghissimo articolo-confessione per il New Yorker ci dimostra la grande professionalità e l’estrema discrezione di Emilia Clarke, star indiscussa di Game of Thrones. Quella che tutti noi conosciamo come la regina dei draghi, la Khaleesi Daenerys Targaryen, è prima di tutto un essere umano, con le proprie debolezze e con i propri affanni. Sembra immortale sullo schermo e, invece, dietro alla macchina da presa, si nasconde una donna con tutte le sue fragilità e con diversi problemi di salute che ha dovuto superare tra le riprese e i tour promozionali della serie tv dei record.

Emilia Clarke confessa di aver rischiato la vita per due volte

«Era l’inizio del 2011 – ha scritto Emilia Clarke per il New Yorker -. Avevo appena terminato le riprese della prima stagione di “Game of Thrones” […]. I creatori dello show, David Benioff e D. B. Weiss, hanno affermato che il mio personaggio è una mix tra Napoleone, Giovanna d’Arco e Lawrence d’Arabia. Eppure, nelle settimane successive alla conclusione delle riprese della prima stagione, nonostante l’incombente eccitazione di una campagna pubblicitaria e della prima serie, non mi sentivo affatto uno spirito di conquista. Ero terrorizzata. Terrorizzata dall’attenzione, terrorizzata da un business che a malapena ho capito, terrificata nel cercare di far valere la fiducia che i creatori del Trono di Spade avevano messo in me. Mi sono sentita, in ogni modo, esposta. Nel primo episodio, sono apparsa nuda e, da quel primo momento in poi, mi sono sempre sempre fatta la stessa domanda: tu reciti la parte di una donna così forte, eppure ti togli i vestiti. Perché? Nella mia testa, rispondevo: quanti uomini devo uccidere per mettermi alla prova?».

Dopo questa prima premessa, arriva la parte delicata della storia. La prima parte delicata. «La mattina dell’11 febbraio 2011 – ha raccontato Emilia Clarke al New Yorker -, mi stavo vestendo negli spogliatoi di una palestra a Crouch End, a nord di Londra, quando ho iniziato a sentire un forte mal di testa. Ero così stanca che riuscivo a malapena a indossare le mie scarpe da ginnastica. Quando ho iniziato il mio allenamento, ho dovuto sforzarmi per portare a termine i primi esercizi. Poi ho immediatamente sentito come se una fascia elastica mi stesse stringendo il cervello. Ho cercato di ignorare il dolore e di superarlo, ma non ci sono riuscita. Ho detto al mio allenatore che dovevo fare una pausa. In qualche modo, quasi strisciando, sono arrivata nello spogliatoio. Nel frattempo, la sofferenza e il dolore lancinante stavano peggiorando. Il mio cervello era danneggiato».

Emilia Clarke ha detto di sentirsi come paralizzata, ha provato a ricordare alcune righe del copione di Game of Thrones per cercare di dimostrare a se stessa che non stava perdendo la memoria. Ma alla fine ha ceduto. Una donna, in bagno, le ha chiesto se fosse tutto ok. A quel punto, ha capito che era opportuno farsi aiutare. La corsa all’ospedale di Whittington è stata rapida. Da quel momento in poi, i ricordi dell’attrice si sono fatti sempre più sfumati. A Emilia Clarke è stata diagnosticato un aneurisma, una rottura di un’arteria. Un trauma che provoca, nel 33% dei casi, la morte immediata di un paziente. Un’operazione di neurochirurgia durata tre ore, tuttavia, ha salvato la vita dell’attrice.

In un primo momento, Emilia Clarke faticò a riprendersi: «Ho chiesto allo staff medico di lasciarmi morire – ha scritto nell’articolo -. Il mio lavoro, il mio intero sogno della mia vita era incentrato sulla lingua, sulla comunicazione. Io non ricordavo nemmeno il mio nome e avrei dovuto ricordarmi le battute di Game of Thrones. Senza quella memoria, ero persa». Lasciò l’ospedale, tuttavia, dopo un mese, giusto in tempo per riprendere la promozione della prima stagione di Game of Thrones. Il pericolo era scampato.

Il secondo aneurisma che colpì Emilia Clarke

Prima della terza stagione di Game of Thrones, tuttavia, a Emilia Clarke fu diagnosticato un altro aneurisma più piccolo, dall’altro lato della calotta cranica. A causa della vita frenetica tra set e promozione, questo aneurisma raddoppiò e si rese necessaria una seconda operazione, con la promessa che sarebbe stata meno invasiva. Tuttavia, l’operazione non ebbe un buon successo: l’aneurisma esplose e Emilia Clarke si ritrovò nuovamente in pericolo di vita.

«Il recupero è stato ancora più doloroso di quanto non fosse stato dopo il primo intervento chirurgico – ha detto l’attrice -. Sembravo aver attraversato una guerra più macabra di quella vissuta da Daenerys. Sono uscita dall’operazione con uno scarico che mi veniva fuori dalla testa. I frammenti del mio cranio erano stati sostituiti dal titanio. All’inizio non sapevo che non sarebbe stato visibile, eppure adesso le cicatrici sono scomparse. E c’era soprattutto la costante preoccupazione per le perdite cognitive o sensoriali. Ora dico alla gente che ciò che mi ha rubato quell’operazione è il buon gusto negli uomini. Ma, naturalmente, nulla di tutto ciò sembrava remotamente divertente al momento». Qualche giorno dopo la sua seconda operazione, il National Inquirer pubblicò una piccola notizia su quello che era successo in ospedale. Emilia Clarke non trovò la forza di affrontare la storia e la smentì. Ora, tuttavia, con le riprese di Game of Thrones completate e il prossimo lancio dell’ultima stagione della serie tv, ha avvertito l’esigenza di raccontare tutta la verità.

(Credit Image: © Future-Image via ZUMA Press)

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