Salvini paragona la situazione della Mare Jonio alla forzatura di un posto di blocco: «Spero li arrestino»

19/03/2019 di Enzo Boldi

Quando sequestri minori a bordo di una nave la disobbedienza non conta perché valgono gli interessi nazionali, quando lo fanno altri (per salvare vite) devono essere arrestati. Così Matteo Salvini, facendo orecchie da mercante a chi gli ricorda come il suo comportamento nella gestione della nave Diciotti sia stato fuorilegge – anzi, oltre la legge – perché il reato di sequestro di persona è stato attenzionato dalla procura – nonostante il probabile mancato processo con l’appoggio del M5S e dell’immunità parlamentare -, vuole che i membri dell’equipaggio della Mare Jonio vengano arrestati. Per disobbedienza.

«La Mare Jonio ha ignorato le indicazioni della Guardia costiera libica che stava per intervenire, scelta di navigare verso l’Italia e non Libia o Tunisia, mettendo a rischio la vita di chi c’è a bordo – ha spiegato Matteo Salvini -, ma soprattutto disobbedienza (per ben due volte) alla richiesta di non entrare nelle acque italiane della Guardia di finanza. Se un cittadino forza un posto di blocco stradale di Polizia o Carabinieri, viene arrestato. Conto che questo accada».

La Mare Jonio come chi forza un posto di blocco

Lo stesso ministro che ha ‘parcheggiato in doppia fila’ la Nave Diciotti o la Sea Watch 3, lasciata in rada per settimane prima di autorizzare lo sbarco. I paragoni automobilistici, quindi, non possono raccontare la situazione dei migranti a bordo della Mare Jonio, così come la favola della Libia porto sicuro (talmente sicuro da far partire quotidianamente barconi con i migranti lasciandoli alla mercé delle onde del Mediterraneo).

Per il ministro è una nave fuorilegge

«Si tratta di fuorilegge – ha detto al Gr di Radio Rai -: hanno disobbedito due volte all’ordine della Guardia di Finanza di non entrare nelle acque territoriali, hanno disobbedito alla Guardia costiera libica che stava intervenendo in soccorso, hanno mentito sulle condizioni del mare. Questo non è un salvataggio, ma un traffico di esseri umani». Ma come ‘hanno mentito sulle condizioni del mare’ se poco prima aveva sostenuto che la Mare Jonio aveva messo in pericolo la vita dei migranti?

(foto di copertina: ANSA/TONY VECE)

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