Se alla gente non sta bene che venga definita «italiana» la ragazza morta a Manchester

13/03/2019 di Redazione

Il nostro sta diventando davvero un brutto Paese. Che non ha pietà nemmeno di fronte alla vita spezzata di una giovane ragazza bresciana, Lala Kamara, ritrovata morta a Manchester dove svolgeva la professione di infermiera. Come ha correttamente riportato la testata Next Quotidiano, infatti, i post di alcuni giornali o agenzie di stampa che ne hanno dato la notizia attraverso loro articoli sono stati inondati da messaggi incommentabili.

Lala Kamara, la ragazza morta a Manchester, è stata offesa sui social network

Secondo l’utente medio dei social network che ritiene opportuno commentare notizie del genere, infatti, il trattamento dei media nei confronti di Lala Kamara sarebbe dovuto essere diverso dal momento che una come lei non può essere definita italiana. Qualcuno si è spinto persino ad affermare questa idea: «Senegalese sangue senegalese, italiana sangue italiano». Il riferimento è alle origini senegalese della ragazza di 26 anni che era residente a Manchester, era nata in Senegal e aveva il passaporto italiano ormai da diverso tempo. Per anni, infatti, la ragazza aveva vissuto a Brescia (a Calcinato, nella frazione di Ponte San Marco) dove era arrivata quando aveva solo 4 anni.

La discriminazione a Lala Kamara sulla base del ‘sangue’

La cosa che fa più specie è che molti commenti hanno avuto come tratto distintivo l’elemento del «sangue». Oltre a quello riportato in precedenza, infatti, Next Quotidiano ha fatto gli screenshot anche di altri commenti e affermazioni che avevano come argomentazione principale quella del sangue della ragazza.

Per l’omicidio di Lala Kamara sono indagati due ragazzi di 21 e 25 anni. La ragazza è stata trovata morta all’interno del suo appartamento.

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