Stop dei 5 stelle alle autonomie differenziate: «Non sono la priorità del paese»

Brusca frenata del Movimento 5 stelle sulle autonomie differenziate. La Lega potrebbe aver festeggiato troppo presto: «L’autonomia non è una priorità del paese, e le cose vanno fatte per bene» ha scandito Stefano Buffagni, sottosegretario M5S agli affari regionali. Oggi visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Veneto, e la Lega si appella al Colle.

Stefano Buffagni sulle autonomie differenziate: «Se si cercassero soluzioni invece che chiedere la luna»

Le autonomie si faranno, perché «è nel contratto di governo» ma non c’è scritto «come». La precisazione di Stefano Buffagni sul progetto della Lega è puntuale: va bene dare l’autonomia, ma prima ci sono cose più importanti, e nel frattempo cerchiamo di capire come fare. Perché il sottosegretario agli affari regionali punta il dito contro il Carroccio: «Se si trovassero delle soluzioni sarebbe anche facile, ma il problema è che c’è chi chiede la luna e chiaramente vedo delle tempistiche molto più lunghe, anche perché se si crea questo clima di contrapposizione non aiuta e non crea le condizioni nel Paese per fare le cose». Secondo. Buffagni infatti, si è ancora lontani dal trovare un modo per garantire le autonomie «nel rispetto dell’unità nazionale, dei servizi minimi essenziali da garantire a tutto il Paese». Sia chiaro, M5S e Lega ci stanno lavorando «anche se non è una priorità», ma una delle più grandi criticità è nella gestione dell’istruzione. «Credo che nessuno possa permettersi di avere cosi tanti vantaggi su scuole che magari non sono pubbliche. Il governo deve assolutamente tutelare tutto il Paese» ha aggiunto Buffagni.

Sergio Mattarella incontra Luca Zaia

All’indomani delle dichiarazioni decise del fronte pentastellato, l’incontro tra il governatore della regione Veneto Luca Zaia e Sergio Mattarella. Il leghista spera in un endorsement del presidente della Repubblica, che però è difficile che arrivi. Mattarella sulla questione ha sempre sottolineato la centralità del Parlamento. E proprio al Colle si rivolgono ora i leghisti: in una nota diffusa lunedì sera si sottolinea la necessità di una veloce approvazione delle autonomie «auspicando il contributo costruttivo (ma rapido) del Parlamento e apprezzati gli interventi delle istituzioni, primo tra tutti quelli del presidente Sergio Mattarella». Stesso augurio anche da Giuseppe Conte che garantisce che «l’autonomia differenziata è un impegno del governo, ed è un impegno che noi rispetteremo» ma sottolinea anche che questa è la prima volta che viene applicato l’articolo 116 terzo comma della Costituzione e che si tratta quindi «di un passaggio significativo» ed è fondamentale farlo nel modo giusto, trovando «le modalità migliori per coinvolgere il Parlamento».

(credits immagine di copertina:  ANSA/FABIOFRUSTACI)

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