L’ex deputato regionale del Pd arrestato: «È vicino a Messina Denaro»

Mentre registriamo da anni l’avvicinamento al boss della mafia Matteo Messina Denaro, senza tuttavia raggiungere mai una soluzione per quanto riguarda il suo arresto, si scoprono delle cose sempre più interessanti sulla sua rete. Oggi, ad esempio, la procura distrettuale antimafia di Palermo ha messo a segno l’ennesimo colpo che punta a ferire il boss latitante, arrestando 25 persone in un blitz a Trapani. Tra queste anche Paolo Ruggirello, ex deputato regionale (i consiglieri dell’Ars in Sicilia si fanno chiamare così) in quota Partito Democratico, candidato alle elezioni di un anno fa al Senato e non eletto.

Paolo Ruggirello, l’appartenenza al Pd e la lunga militanza nel centrodestra

L’appartenenza politica di Paolo Ruggirello, in realtà, si può definire soltanto in virtù dell’ultima carica ricoperta. Nelle ultime tornate elettorali, infatti, aveva scelto il Partito Democratico, schierandosi nella corrente renziana. Tuttavia, in passato, l’ex consigliere regionale si muoveva dove l’opportunità politica gli suggeriva, prima nel Movimento per le Autonomie di Raffaele Lombardo, poi nel centrodestra. La cosa che caratterizzava Ruggirello – come avviene per tanti politici del sud – era il pacchetto di voti che riusciva a muovere.

L’accusa – per lui e per le altre persone arrestate dalla Dda di Palermo – è pesantissima: associazione mafiosa. Biosgnerà aspettare, ora, che i giudici verifichino la sua presunta vicinanza al clan di Matteo Messina Denaro. secondo chi accusa, Ruggirello avrebbe concesso favori alla famiglia vicina alla mafia, favorendo affari e assunzioni in cambio di quegli stessi voti che gli permettevano di ricoprire delle importanti cariche istituzionali. Ovviamente, tutte queste accuse restano ancora da verificare.

La nuova mafia trapanese

L’indagine curata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Gianluca De Leo e Claudio Camilleri ha voluto mettere in evidenza il potere della nuova mafia trapanese, molto vicina a Messina Denaro. Sotto la sua direzione, da latitante, la malavita organizzata ha cercato di sganciarsi dagli affari di sempre per cercare confronti nei nuovi filoni in cui la criminalità organizzata riesce a emergere, dall’edilizia passando per le scommesse clandestine. Cercando, sempre, l’appoggio della politica.

FOTO: ANSA/CARABINIERI

Share this article