Nicola Zingaretti: «Criminale interrompere i lavori per la Tav»

All’indomani della sua elezione come segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti è già pronto a scendere in campo su una delle questioni più spinose che il governo gialloverde stia affrontando.  «La prima cosa che voglio fare da segretario del Pd è andare a Torino a dare una mano a Chiamparino sulla Tav» aveva dichiarato, e così è stato. Dalla Camera Matteo Salvini invece invita a fare «prevalere il buonsenso», ma dai 5 stelle arriva subito la piccata: «Comunque la si guardi ha un costo spropositato» risponde il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Stefano Buffagni.

Nicola Zingaretti sulla Tav: «Dobbiamo essere umili e uniti»

Nicola Zingaretti ha incontrato oggi a Torino il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. Tra i punti discussi, la Tav: «In Italia si è aperta una nuova stagione, dobbiamo essere molto umili e molto, molto, molto uniti e dobbiamo produrre una grande innovazione insieme per ricostruire l’empatia con questo Paese». «I bandi non si interrompono» dice durante la visita a Torino «e sarebbe criminale ipotizzare di perdere centinaia di milioni di investimenti e migliaia di posti di lavoro».  Secondo il neo segretario del Partito Democratico, è fondamentale adesso dimostrare «che con noi il Paese cambia e cambia in meglio. Non si può vivere all’infinito con il costo dell’incertezza che sta abbattendo il Paese». Zingaretti non condivide il tira e molla del governo sulla tratta Torino-Lione, e dice che i membri dell’esecutivo «giocano con i programmi come si gioca le figurine».  «La Tav è un simbolo – ha continuato parlando con i giornalisti alla fine dell’incontro al Palazzo della Regione –  ma non c’è un singolo argomento su cui la maggioranza sia unita da una visione di futuro del Paese».

Matteo Salvini rassicura: «Sulla Tav prevalga il buon senso», ma I 5 stelle ancora non sono d’accordo

La spaccatura del governo giallo-verde è evidente, ma Matteo Salvini cerca di rassicurare gli animi. ««Prevalga il buonsenso» dice il ministro dell’Interno durante una conferenza stampa dalla Camera. Il governo sta lavorando per raggiungere un accordo sulla Tav e «ogni mattina vedo un punto di incontro». «Il governo non rischia assolutamente», aggiunge il vicepremier spegnendo le voci che vedrebbero vicina una crisi di governo, «ne parliamo da domani in avanti». Eppure poco dopo arriva il contrordine dal Movimento 5 stelle. «Salvini fa bene a dire quello che vuole» commenta Stefano Buffagni, che però aggiunge «resto della mia idea: è un progetto obsoleto che si può superare facendo altre cose, utilizzando quello che già esiste investendo quei soldi su progetti che possono servire, ha un costo spropositato comunque lo si guardi». Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio spiega di non riuscire a capire «perché si debba parlare di un progetto di 20 anni fa quando oggi il ministro Di Maio presenta qui a Torino il Fondo nazionale dell’innovazione, cioè un miliardo di euro sul futuro del Paese, sull’innovazione e sul digitale».

Giorgio Mulè di Forza Italia. «Ma sono scemi questi? in nove mesi si fa un bambino»

Dal partito di Forza Italia intanto arriva un sollecito: «Non esistono nè mini Tav, nè maxi Tav: la Tav o si fa o non si fa» ha detto in un’intervista a Radio Cusano Campus Giorgio Mulè. «In nove mesi nasce un bambino, questi non sono stati capaci di prendere una decisione» aggiunge in maniera colorita, per poi attaccare il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. «Toninelli è una iattura per questo paese, è come le cavallette. La Tav va fatta, punto e basta. Se tu ti fermi al 2019 e non hai la visione di dove va questo paese, tu sei un grillino, cioè sei un buono a nulla» In chiusura, il deputato di Forza Italia si allinea con il capopartito: «Ha ragione Berlusconi, ma sono scemi questi?»

(Credits immagine di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)

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