Duecentomila in piazza a Milano per Prima le persone

L’Italia più bella è in piazza a Milano. Quella stessa Italia che non vuole cedere ai ricatti dei razzismi e dei fascismi di ritorno, quella stessa Italia che non vuole prestare il fianco alla violenza. Quell’Italia che crede nella pace e nella convivenza dei popoli. Nell’accoglienza. Sono in 200mila in piazza e in corteo le persone che hanno raccolto gli appelli degli organizzatori e che hanno voluto percorrere le strade della città.

Prima le persone, la manifestazione a Milano per la solidarietà e l’accoglienza

Partita alle 14 in via Palestro angolo corso Venezia per arrivare in Duomo, è subito un successo: una marea di gente si è riversata in strada dietro allo striscione disegnato dal tratto inconfondibile di Makkox: People, si legge. Ed è quello che siamo. Gente.

«Stiamo vivendo un momento spartiacque» – ha detto il sindaco della città meneghina Beppe Sala. Un momento in cui bisogna decidere da che parte stare. Non è un mistero che anche gli operatori dell’informazione – come Giornalettismo – debbano scegliere quale parte dell’Italia rappresentare. Non tanto per essere faziosi o con doppi fini politici, quanto per dare un racconto umano di un territorio che è sempre stato ospitale e che, adesso, rischia di trasformarsi nel luogo delle incertezze e delle cose terribili.

Gli organizzatori di Prima le persone

Insieme Senza Muri, Anpi, Acli, Sentinelli, Mamme per la pelle e Action Aid hanno organizzato la manifestazione: sono intervenuti anche diversi politici e personalità del mondo dell’associazionismo, dell’impresa, del lavoro a ogni livello. Ma soprattutto sono intervenuti tantissimi cittadini, che hanno organizzato pullman da tutta Italia pur di esserci.

Non ci sarà però nessun comizio finale: sarà festa e gioia fino al tramonto, quando la manifestazione si concluderà in Piazza Duomo al suono dell’inno “People have the power” di Patty Smith.

FOTO: ANSA/FLAVIO LO SCALZO

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