Pedofilia, revocata la libertà su cauzione: il cardinale George Pell finisce in carcere

27/02/2019 di Redazione

Il cardinale George Pell finisce in carcere. È stata revocata la libertà su cauzione al porporato dichiarato colpevole da una giuria di abusi sessuali su due coristi di tredici anni, compiuti quando era arcivescovo di Melbourne verso la fine degli anni ’90. La revoca è stata decisa dalla County Court di Melbourne, a conclusione di un udienza pre-sentenza di condanna dove i legali delle due parti hanno presentato le argomentazioni conclusive. Da stanotte Pell sarà detenuto nella Assessment Prison di Melbourne, in attesa dell’entità della pena, della sentenza prevista per il 13 marzo.

Il cardinale George Pell, condannato per pedofilia, in carcere

Durante l’udienza di oggi è stato confermato che i cinque reati di cui il cardinale è stato dichiarato colpevole comportano un condanna massima di 10 anni ciascuno. A Pell era stata accordata la libertà su cauzione, dopo la sua incriminazione lo scorso dicembre, perché richiedeva un intervento chirurgico alle ginocchia.

Le accuse al cardinale, ex ministro delle finanze del Vaticano, risalgono a molti anni fa. Papa Francesco decise di congedarlo a tempo indefinito nel 2017. Lui si è sempre dichiarato innocente. I racconti dei due ragazzi, ora maggiorenni, sembrano non aver lasciato nessun dubbio nella giuria di Melbourne. Le vittime degli abusi facevano parte del coro della Chiesa di Saint Patrick, la cattedrale di cui Pell era arcivescovo, nel 1996, quando il porporato aveva 55 anni. Pell è la più alta carica della Chiesa Cattolica a rimanere invischiata in un processo per pedofilia.

(Foto di copertina Zumapress da archivio Ansa)

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