La previsione di Fitch: il governo cadrà, c’è il rischio di elezioni anticipate nel 2019

23/02/2019 di Redazione

Il governo Conte? Nella seconda metà del 2019 aumenteranno le probabilità di elezioni anticipate, con la Lega maggiormente interessata a rompere l’intesa con il Movimento 5 Stelle e a tornare alla coalizione di centrodestra con Forza Italia e Fratelli d’Italia. È la previsione che ieri ha messo nero su bianco Fitch, una delle principali agenzie di rating al mondo, confermando per il debito pubblico italiano il giudizio negativo ‘BBB’, un livello di qualità medio-bassa ma ancora due gradini sopra il cosiddetto livello spazzatura.

Fitch e il rischio di elezioni anticipate che aumenta nel 2019

Nella sua nota Fitch ha confermato dati preoccupanti sulla crescita economica dell’Italia, con una previsione di salita del pil nell’anno in corso di appena lo 0,3%, in calo dallo 0,8% del 2018, con una crescita degli investimenti in calo dello 0,4% dal 3,8% dell’anno scorso. Ma sono state anche le informazioni sulla situazione politica a destare interesse. L’agenzia di rating ha fatto sapere di prevedere nuovi scontri del governo italiano con l’Unione Europea e ha sottolineato che «continua ad esserci ampia incertezza nelle previsioni fiscali oltre il 2019, legata alle dinamiche politiche». Per Fitch «le differenze ideologiche tra Movimento 5 Stelle e Lega aumenteranno le tensioni nella coalizione di governo». E proprio la Lega «potrebbe essere interessata a tornare alla coalizione con Forza Italia e Fratelli d’Italia». «Non ci aspettiamo – ha dunque affermato l’agenzia di rating – che il governo duri l’intero mandato e vediamo un aumento delle probabilità di elezioni anticipate dalla seconda metà di quest’anno».

Il governo minimizza

Ovviamente dalle parti dell’esecutivo si tende a minimizzare. «Le valutazioni di Fitch confermano la solidità economica del nostro Paese», hanno affermato a caldo dalla Presidenza del Consiglio. In realtà il governo ha molto da temere dalle previsioni di Ue e agenzie nelle prossime settimane. Mercoledì 27 febbraio la Commissione Europea pubblica i suoi Country Report e quello sull’Italia dovrebbe contenere una dura critica su quota 100. Il 15 marzo toccherà poi a Moody’s esprimersi sul debito sovrano. Il 26 aprile a Standard & Poor’s. A inizio maggio la Commissione Ue pubblicherà le sue previsioni economiche di primavera su tutti gli Stati membri. Infine, il 30 maggio, arriverà la stima definitiva dell’Istat sul pil del primo trimestre 2019.

(Foto di copertina da archivio Ansa: un elettore al voto per le elezioni politiche 2018. Credit immagine: ANSA / ALESSANDRO DI MARCO)

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