Nessuno ha denunciato i due ragazzi sardi che hanno fatto i video-selfie di protesta con Salvini

Tutto è partito da un tweet che ha fatto confusione tra un fatto di cronaca che si è verificato realmente e due episodi molto recenti, che si sono consumati nei due giorni appena trascorsi. Il primo è la denuncia e l’identificazione di alcuni contestatori di Matteo Salvini a Oristano lo scorso 16 gennaio, i secondi sono i due video di un ragazzo e di una ragazza che hanno chiesto a Salvini un selfie per poi contestarlo e pubblicare tutto sui social network.

Contestatori Salvini: va fatta chiarezza

Nella giornata di ieri, un intervento della parlamentare del Partito Democratico Romina Mura ha chiarito che l’episodio della denuncia si riferisce ai fatti di un mese fa: due ragazzi sono stati identificati per le loro proteste contro Salvini al momento dell’intervento della polizia, mentre un’altra ragazza sarebbe stata identificata grazie alle telecamere di videosorveglianza. Si tratta di due momenti diversi rispetto ai video-selfie di scherno, anche se hanno come teatro la stessa regione italiana, la Sardegna.

I due ragazzi che hanno contestato Salvini con i video-selfie

Ovviamente, sembrava assurdo che due ragazzi – tra le altre cose molto giovani – potessero essere denunciati per una manifestazione di protesta che equivale a poco più che a uno scherzo. Mentre il video del ragazzo di Onizei ha fatto il giro del web, Giornalettismo ha deciso di non mostrare le immagini della ragazza di Sassari perché quest’ultima, attraverso la pagina Facebook dei Sentinelli di Milano, ha chiesto la rimozione del suo video dai social network.

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