Cani e gatti potranno essere tumulati al fianco dei propri padroni

19/02/2019 di Enzo Boldi

Migliori amici per sempre. Con l’approvazione di un’emendamento fortemente voluto da Forza Italia, la Regione Lombardia rivoluziona il rapporto tra gli animali domestici e gli esseri umani. Da oggi, infatti, sarà possibile tumulare cani e gatti nella stessa tomba dei loro padroni. La norma può fare da apripista a una legislazione nazionale sul tema. Un emendamento simile era stato proposto anche dal Movimento 5 Stelle, segno che il tema fosse attuale e richiesto da maggioranza e opposizione.

«Oggi, per la prima volta nel nostro Paese, una legge regionale suggella il legame di amore eterno fra gli esseri umani e i loro amici a quattro zampe – spiega  Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia nel consiglio Regionale della Lombardia e firmatario dell’emendamento approvato nel pomeriggio di martedì -. Sono davvero orgoglioso che la mia proposta sia stata recepita dalla maggioranza del Consiglio: questo voto segna un importante passo avanti in termini di diritti degli animali».

Cani e gatti potranno essere tumulati al fianco dei padroni

Loculo sì, ma niente foto. Per ragioni di decoro, infatti, non sarà possibile né il nome ne l’immagine del proprio amico a quattro zampe. Per far tumulare cani e gatti (o altri animali domestici) bisognerà contattare gli uffici dei servizi cimiteriali dei comuni lombardi e fare una richiesta ufficiale. Una norma che potrebbe portare la questione anche a livello nazionale e non lasciarla confinata all’interno dei confini lombardi.

Tutti d’accordo, ma non su tutto

Ma la legge, come spesso capita, ha portato con sé anche altre polemiche. Se in molti hanno votato favorevolmente all’emendamento su cani e gatti tumulati con i padroni, a dividere i vari partiti sono altre indicazioni contenute nel provvedimento tout-court. Si parla, infatti, di norme sulla gestione dei feti che derivano dalle interruzioni volontarie di maternità, novità in materia di medicina legale, polizia mortuaria e attività funebri. Proprio queste ultime modifiche hanno fatto scattare il Movimento 5 Stelle perché – secondo i loro rappresentati in Regione – si aprirebbero le porte ai privati in un settore non molto trasparente.

(foto di copertina: ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)

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