A Beppe Grillo non piace il quesito del M5S per la votazione Rousseau su Salvini

A Beppe Grillo non è piaciuto affatto il quesito con cui il M5S affronterà la votazione online sulla piattaforma Rousseau in merito all’autorizzazione a procedere chiesta dal tribunale dei ministri per Matteo Salvini sul caso della nave Diciotti.

Beppe Grillo non è d’accordo sul quesito sull’autorizzazione a procedere verso Salvini

«Se voti Sì vuol dire No. Se voti No vuol dire Sì. Siamo tra il comma 22 e la sindrome di Procuste» – ha scritto sui social network il fondatore del Movimento 5 Stelle. La domanda su cui domani, 18 febbraio, dalle 10 alle 19, si confronteranno gli iscritti è la seguente: «Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato?»

Cosa sono il comma 22 e la sindrome di Procuste

L’affermazione di Beppe Grillo è tutta da decifrare: il riferimento al comma 22  è a un romanzo di Joseph Heller in cui viene formulato il paradosso della regola per cui «chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo». Si tratta di un testo che ha trattato in maniera approfondita la vicenda interna all’aviazione americana in periodo bellico. E che mette in evidenza proprio questo paradosso.

Mentre la sindrome di Procuste è quella che fa emergere il disprezzo per chi è considerato di maggior successo rispetto a se stesso.

Insomma, i richiami letterari e nell’ambito della psicanalisi non mancano per quello che può essere considerato un voto sulla stessa natura più intima del M5S. L’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, infatti, non dovrebbe essere un valore negoziabile per un partito nato nel nome dell’onestà e dei principi della legge uguale per tutti. Cosa percepita da Beppe Grillo. Che non a caso ha messo sotto accusa il Movimento 5 Stelle e l’idea di sottoporre alla piattaforma Rousseau una decisione così delicata per le sorti del governo.

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