Virginia Raffaele e la risposta ironica alle accuse di satanismo: «Da piccola, in effetti, riuscivo a girare i piedi»

17/02/2019 di Redazione

Gliene hanno dette di tutti i colori. Sia in senso positivo, sia in senso negativo. Virginia Raffaele è stata senz’altro tra le protagoniste del Festival di Sanremo 2019, conclusosi ormai la scorsa settimana. In modo particolare, ha fatto discutere un suo sketch in cui cantava canzoni imitando i suoni distorti di un grammofono malfunzionante. Nel corso di questa sua esibizione aveva gridato «Satana», con ovvio intento ironico. Eppure, questa sua esclamazione non era piaciuta ad alcuni sacerdoti che avevano espresso preoccupazioni per il fatto che il nome del demonio fosse stato sdoganato sul palco dell’Ariston. «Fenomeno preoccupante» – anche secondo Matteo Salvini che aveva dato ampia cassa di risonanza a questa polemica.

Virginia Raffaele replica con ironia alle accuse di satanismo

L’attrice e donna di spettacolo ha saputo replicare alle critiche con la solita ironia. «In effetti, ora che ci penso, da piccola riuscivo a girare i piedi all’incontrario. Tant’è che ho ancora le rotule allentate – ha detto Virginia Raffaele nel corso di un’intervista al Fatto Quotidiano -. Avrei pure delle foto ma non gliele do, sennò sono spacciata».

Virginia Raffaele e le citazioni cinematografiche sul ‘satanismo’

Nel corso dell’intervista è stato fatto notare a Virginia Raffaele l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha invitato a non sottovalutare il problema del satanismo: «Ma nemmeno per sogno – risponde la Raffaele -. Solo che ho un problema: non ho proprio capito qual è il problema». E ha anche una risposta per il senatore leghista Pillon, che si era detto preoccupato per la presunta invocazione del demonio davanti a un pubblico televisivo da prima serata, composto per la maggior parte da minori: «A me, più che i minorenni, preoccupano certi maggiorenni in circolazione. Roba che i minori non dovrebbero più uscire di casa. Ma poi che vogliamo fare: vietare ai minori pure ‘L’esorciccio’? O ‘Il marchese del Grillo’ per l’esorcismo a Gasperino il carbonaro? O ‘Amici miei – Atto III’ con il Sassaroli-Adolfo Celi travestito da diavolaccio che spaventa a morte il Righi-Bernard Blier? Io mi ammazzo dal ridere».

Come darle torto, del resto? Infine la chiusura a effetto, da vera donna di palcoscenico: «Ora vado, perché ho Belze a cena. Quello mangia tutto alla griglia, sennò poi chi lo sente. Tremate, tremate, le streghe son tornate».

FOTO: ANSA / ETTORE FERRARI

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