Cosa serve ai politici del M5S per candidarsi alle europee: titoli di studio e ottima conoscenza dell’inglese

13/02/2019 di Redazione

Il Movimento 5 Stelle vuole delle persone più competenti per il Parlamento europeo. Per questo motivo ha chiesto agli eventuali nuovi candidati dei requisiti diversi rispetto a quelli utilizzati per la selezione dei politici per elezioni politiche e amministrative. Non basta essere puri esponenti del Movimento, non aver avuto rapporti con altri partiti e avere la fedina penale punita. Adesso, l’asticella si alza. I pentastellati non accettano più accuse relative all’impreparazione e all’improvvisazione su determinati contenuti. Ora, per diventare parlamentari europei del Movimento 5 Stelle bisogna conoscere benissimo l’inglese e avere titoli di studio in regola, possibilmente dei dottorati.

Requisiti M5S per la candidatura alle europee: inglese e titoli di studio

Le candidature possono essere inoltrate dalle ore 11 di oggi fino alle ore 12 del 25 febbraio. L’annuncio è stato pubblicato sul Blog delle Stelle e prevede anche l’inserimento dell’approvazione di tutti i codici etici e di comportamento stilati dal partito.

Nella piattaforma Rousseau, che verrà usata per la scelta e la selezione dei candidati, verrà attivata la funzione Open candidature assieme a un nuovo sistema che consente agli elettori di selezionare i candidati tenendo conto del loro curriculum e della conoscenza delle lingue. Non verranno premiati soltanto l’attivismo sul territorio, la vicinanza agli elettori, la capacità di organizzare manifestazioni politiche a livello locale. Ora, il M5S baderà sempre molto di più al curriculum, che dovrà prevedere  alti titoli di studio – come una laurea triennale o specialistica (magistrale), dottorato di ricerca o un master post-laurea – e una perfetta conoscenza dell’inglese. Del resto, la comunicazione a Bruxelles deve essere efficace e non può certo bastare la sola conoscenza dell’italiano per effettuare interventi in assemblea o interloquire con i componenti degli altri gruppi politici di riferimento.

Torna la regola di non parlare con i giornalisti

Non solo: verranno valutati anche riconoscimenti pubblici rilevanti, menzioni speciali, premi riconducibili a svariati ambiti (sociali, sportivi, culturali, imprenditoriali etc). Il merito e la formazione prima di tutto, insomma. Anche per lavare via gli stereotipi dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle appena diplomati e con uno scarso background. Inoltre, ritorna un evergreen che, negli ultimi tempi, era stato un po’ messo da parte: gli eletti M5S al parlamento europeo avranno il divieto assoluto di parlare con i giornalisti senza il coordinamento con lo staff della comunicazione.

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