Siria, è Gabriele Micalizzi il fotografo italiano ferito a Deir Ezzor

11/02/2019 di Enzo Boldi

Un fotografo italiano è rimasto ferito in Siria, nella zona di Deir Ezzor. Si tratterebbe del 34enne milanese Gabriele Micalizzi, che stava lavorando per un foto-reportage. L’uomo è stato colpito da alcuni colpi di kalashnikov o di Rpg mentre stava realizzando alcune fotografie per documentare la situazione in quella regione colpita dagli scontri tra i miliziani dell’Isis e le forze filo-statunitensi.

Il fotoreporter italiano Gabriele Micalizzi, ferito sul fronte tra forze curde e Isis nella Siria sud-orientale, non e’ in pericolo di vita e sara’ rimpatriato quanto prima in Italia: lo riferisce il Rojava information center, che fa capo alle forze curdo-siriane che guidano l’offensiva anti-Isis nella zona di Baghuz, sulla riva orientale dell’Eufrate.

Gabriele Micalizzi è in volo verso la capitale irachena Baghdad. Lo riferisce all’Agi Alessandro Sala di Cesura Lab. «C’e’ stato un cambio di direzione, inizialmente era diretto verso Erbil», ha spiegato. Sin dal primo momento l’Unità di Crisi della Farnesina è al lavoro e segue il caso per prestare ogni possibile assistenza.  A quanto si apprende, il fotografo italiano – era impegnato in un servizio con un collega della Cnn per documentare l’offensiva curdo-araba, appoggiata dagli Usa, contro l’ultima roccaforte dell’Isis, in un fazzoletto di terra nella zona al confine con l’Iraq.

Gabriele Micalizzi, il fotografo ferito in Siria

Secondo quanto si legge sugli account di alcuni attivisti curdo siriani, Micalizzi sarebbe stato colpito da una scheggia insieme ad un combattente delle Ypg, Unità di protezione del popolo. Si attendono notizie sulle sue condizioni di salute.

Chi è il fotografo ferito a Deir Ezzor

Come riporta l’Ansa, Micalizzi è noto a livello internazionale per i suoi reportage di guerra. Diplomato all’Accademia di Belle Arti – si legge sulla sua biografia online – ha iniziato coprendo notizie locali a Milano e successivamente ha focalizzato la sua attenzione sul Medio Oriente ed altre aree di crisi. Le sue foto sono state pubblicate da New York Times, New Yorker, Newsweek, Wall Street Journal e, in Italia, da Espresso, Repubblica, Internazionale e Corriere della Sera. È stato il fondatore del collettivo di fotografia ‘Cesura Lab’ insieme a Luca Santese e Andrea Rocchelli, ucciso durante la guerra in Ucraina nel 2014

 

(foto di copertina: ANSA/UFFICIO STAMPA UNICEF)

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