Il Leghista Alessandro Ciro Sciretti sugli scontri di Torino: «Ci vuole un po’ di scuola Diaz»

Torino è stato teatro di scene terribili durante il corteo di protesta degli anarchici. Dopo lo sgombero di un asilo occupato da diversi anni, gli anarchici hanno devastato la città: violenze, lanci di pietre, cassonetti incendiati e scontri con le forze di polizia, che alla fine della giornata hanno fermato 11 persone. Costoro dovranno rispondere delle accuse di devastazione, porto e lancio di oggetti esplodenti, resistenza aggravata, blocco stradale. A condanna delle violenze è intervenuto Alessandro Ciro Sciretti, consigliere della Lega nella circoscrizione 6, che su Facebook ha pubblicato un commento poi rimosso: «Ci vuole un po’ di scuola Diaz».

Torino, scene da guerriglia durante il corteo anarchico. Alessandro Ciro Sciretti: «Ci vuole un po’ di scuola Diaz»

Il post integrale, poi rimosso ma prontamente fotografato dagli utenti dei social, recitava per intero: «Ditemi voi se tutto questo è accettabile. Nessuna pietà, nessuna, per queste persone. Le forze dell’ordine sono troppo limitate nei loro poteri. Ci vuole un po’ di scuola Diaz». Un abrase terribile, che evoca i crimini di Genova, e che ha scandalizzato. Una frase che voleva condannare il terribile assalto al bus di Gtt attaccato dagli anarchici in corso San Maurizio, ma che è finita per l’essere altrettanto terribile, rievocando una pagina terribile della storia italiana.

Alessandro Ciro Sciretti si scusa, più o meno

Subissato dalle polemiche, il consigliere leghista ha rimosso il post e si è scusato: «Chiedo scusa a chi non capisce le provocazioni». Purtroppo, le frasi a sua discolpa arrivano dopo ulteriori dichiarazioni negative, che rendono vana la richiesta di perdono. «Mi sono persino trattenuto», ha dichiarato in merito al suo post sulla Diaz, aggiungendo poi che «mi hanno attaccato più volte mentre distribuivo volantini, non se ne può più. Questi fatti sono inaccettabili, servono leggi più dure, la polizia non può reagire come dovrebbe per fermare situazioni che possono degenerare».

(credits immagine di copertina: Facebook Alessandro Ciro Sciretti)

Share this article