I gilet gialli potrebbero irrompere a Sanremo

Dalla Francia a Sanremo non c’è molta strada. Una manciata di chilometri, anche senza la linea ad alta velocità Torino-Lione. E il Festival che si svolge nella città dei fiori continua ad avere un richiamo internazionale. Sarà per questo che uno dei leader dei gilet gialli, Maxime Nicolle, ha annunciato di essere pronto a portare una parte del movimento proprio davanti al Teatro Ariston e, chissà, a fare qualche irruzione all’interno.

Gilet gialli a Sanremo, la protesta

La necessità di questa azione dimostrativa si spiega anche con l’incontro avuto da Luigi Di Maio e da Alessandro Di Battista a Parigi con alcuni rappresentanti delle proteste che, da novembre scorso, agitano la Francia intera e hanno costretto Emmanuel Macron a fare alcune scelte di apertura alla società civile nella manovra economica.

«Vogliamo far valere le nostre rivendicazioni – ha detto – e mostrare al governo italiano chi sono le vere casacche gialle. Quelli incontrati da Di Maio e Di Battista, infatti, non sono rappresentanti del movimento: hanno sbagliato interlocutori». Insomma, c’è la necessità da parte dei gilet gialli di far capire agli italiani le vere ragioni della loro protesta e i veri volti dei loro rappresentanti. Ancora una volta, la confusione potrebbe essere dovuta a una gestione approssimativa del caso da parte del Movimento 5 Stelle.

Manifestazione pacifica dei gilet gialli a Sanremo domani alle 14

La manifestazione è prevista per le ore 14 e punta a chiamare a raccolta anche quegli italiani che, sempre più numerosi, si dicono affascinati dal movimento: avrà una natura pacifica, garantiscono gli organizzatori. Non è la prima volta che Sanremo si offre come palcoscenico per le proteste: in passato si ricordano le rivendicazioni degli operai dell’Italsider di Genova (1984), ad esempio, oppure i gesti isolati di persone che minacciavano di togliersi la vita in diretta (l’ultimo caso, nel 2014, in uno dei Festival diretti da Fabio Fazio). Ma una protesta di massa è una cosa ben diversa. Riusciranno i gilet gialli a infiltrarsi tra le poltrone dell’Ariston?

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