Per Luigi Di Maio il cantiere Tav di Chiomonte non esiste

All’interno del Movimento 5 Stelle devono esserci dei problemi con i tunnel. Dopo le dichiarazioni di qualche mese fa del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli che parlava di quello del Brennero come un’opera già conclusa e attiva per il trasporto su gomma di merci, ecco che Luigi Di Maio – per non esser da meno – sostiene che a Chiomonte – luogo simbolo delle proteste dei No Tav e dove il M5S è andato a caccia di voti per anni appoggiando le loro battaglie per la difesa della Val di Susa – non ci sia alcun cantiere.

«È chiaro che con la Lega abbiamo differenze di veduta sulla Tav e non capisco dove sia la notizia  – ha detto il ministro dello Sviluppo Economico in risposta all’annunciata visita del suo socio di governo Matteo Salvini in programma venerdì -. A Chiomonte non ci vado perché è un cantiere che non è mai partito, non si è mai scavato neppure di un centimetro, ho fiducia in quello che sta facendo Toninelli che non sta ritardando sull’analisi costi benefici per un pretesto». E, invece, di centimetri ne sono stati già scavati molti (poco più di 7 chilometri).

Il cantiere di Chiomonte già c’è

Sguardo fiero e dritto contro la costruzione del tunnel per il Tav che dovrebbe passare proprio di lì. Peccato che il cantiere per la realizzazione di quel tunnel sia stato aperto addirittura nel 2011 e il cunicolo esplorativo sia stato ultimato nel 2017, ponendo le basi per il futuro stesso della grande opera tanto contestata dal M5S e sostenuta dalla Lega. Ben due anni fa, in attesa di proseguire i lavori che collegheranno il tunnel della Maddalena di Chiomonte con gli altri già ultimati: la discenderia di Villarodin-Bourget-Modane in Francia, iniziata nel 2002 e completata nel 2007, e quella di Saint-Martin-la-Porte, sempre Oltralpe, iniziata nel 2003 e completata nel 2010.

Fuori dal tunnel

Quindi il cantiere c’è, ed è già pronto per proseguire i lavori per la costruzione finale del tunnel, come testimoniato dagli stessi Cinque Stelle quando appoggiavano le battaglie dei residenti della Val di Susa che facevano – e fanno – parte del movimento No Tav che ha foraggiato (a livello elettorale) lo stesso M5S. Un tunnel dal quale uscire, in un modo o in un altro.

(foto di copertina: ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)

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