Il Papa: «È assurdo identificare i migranti come male sociale»

26/01/2019 di Redazione

Una condanna a chi considera i migranti un male sociale. È arrivata da Papa Francesco, durante la preghiera con i giovani della Giornata Mondiale della Gioventù, a Campo Santa Maria La Antigua a Panama. «Vogliamo essere – ha detto il Pontefice ai ragazzi – Chiesa che favorisce una cultura capace di accogliere, proteggere, promuovere e integrare; che non stigmatizza e meno ancora generalizza con la più assurda e irresponsabile condanna di identificare ogni migrante come portatore di male sociale».

Il Papa ai giovani: «È assurdo considerare ogni migrante come male sociale»

Nell’omelia il Papa ha parlato anche di indignazione per chi si rifiuta di aiutare chi soffre.  La via crucis – sono state le parole del Pontefice – oggi «si prolunga nel dolore occulto e che fa indignare di quanti, invece di solidarietà, da parte di una società piena di abbondanza, trovano rifiuto, dolore e miseria, e per di più vengono indicati e trattati come portatori e responsabili di ogni male sociale». La via crucis – ha proseguito Francesco – si prolunga oggi anche «in una società che ha perso la capacità di piangere e di commuoversi di fronte al dolore».

Secondo gli organizzatori è di oltre 400mila giovani la partecipazione alla liturgia. Il Papa ha spiegato che c’è un’«insofferenza anestetizzante». Dio – ha detto – «cammina e soffre in tanti volti che soffrono per l’indifferenza soddisfatta e anestetizzante della nostra società che consuma e si consuma, che ignora e si ignora nel dolore dei suoi fratelli. Anche noi tuoi amici, o Signore, ci lasciamo prendere dall’apatia e dall’immobilismo. Non poche volte il conformismo ci ha sconfitto e paralizzato». E ancora, ha sottolineato il Pontefice: «È stato difficile riconoscerti nel fratello che soffre: abbiamo distolto lo sguardo, per non vedere; ci siamo rifugiati nel rumore, per non sentire; ci siamo tappati la bocca, per non gridare. Sempre la stessa tentazione. È più facile e ‘paga di più’ essere amici nella vittoria e nella gloria, nel successo e nell’applauso; è più facile stare vicino a chi è considerato popolare e vincente».

(Foto di copertina da archivio Ansa: un momento del viaggio apostolico di Papa Francesco a Panama. Credit immagine: ANSA / VATICAN MEDIA)

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