Castelnuovo di Porto, Rossella Muroni: «Spontaneo bloccare quei pullman: sono esseri umani, non vitelli»

L’importante era essere lì. Rossella Muroni, deputata di Liberi e Uguali, ha avvertito l’esigenza di stare vicino ai migranti di Castelnuovo di Porto che, dopo la chiusura del Cara in virtù dell’applicazione del decreto Salvini diventato legge, venivano trasferiti senza conoscere la loro nuova destinazione. Lei si è messa di traverso e ha bloccato i pullman con a bordo decine di persone. E non si è mossa fino a quando non ha ottenuto le informazioni che chiedeva.

Rossella Muroni e l’importanza di bloccare quei pullman a Castelnuovo di Porto

«È stato un gesto spontaneo – ha detto Rossella Muroni a Giornalettismo – perché trovavo davvero incredibile quello che mi dicevano gli operatori della Cooperativa Auxilium. Quei migranti venivano messi sugli autobus senza sapere nemmeno il luogo della loro prossima destinazione. Trovo che questo sia un metodo davvero inaccettabile di portare avanti delle operazioni così delicate».

Deviazioni degli effetti del decreto Salvini. Un modo di fare piuttosto pericoloso, perché va a toccare i diritti basilari degli esseri umani: «C’è preoccupazione, è vero. Quello che è successo oggi può essere una sorta di testa d’ariete per creare un precedente: gli italiani stanno sottovalutando gli effetti del decreto sicurezza che, lungi dal proteggerci, sta minando pericolosamente i diritti civili».

Ecco spiegato, quindi, quel gesto così forte che può essere considerato – nell’epoca delle immagini, dei simboli e delle condivisioni sui social – un messaggio potentissimo per chi si batte a favore dei diritti dei migranti. Un segnale al governo, ma anche a tutto l’universo della sinistra europea: «Io mi sono occupata del problema anche nei giorni scorsi – ha detto la Muroni a Giornalettismo -, ho fatto il mio intervento in aula, ho twittato e mandato messaggi sui social network. Ma niente è come essere presente, come far sentire la propria vicinanza a persone in difficoltà. Dovremmo preoccuparci un po’ di più di queste cose e un po’ meno di che vestito indossa Salvini ogni mattina».

Cosa ha ottenuto Rossella Muroni con il suo gesto

Ovviamente, alla fine, i pullman sono partiti. Ma il gesto di Rossella Muroni ha avuto comunque uno scopo. Quello di far conoscere in anticipo ai migranti le destinazioni di questo loro nuovo viaggio. Teramo, Campobasso e Montemarciano saranno le località del loro futuro prossimo. La deputata di Liberi e Uguali ha permesso loro di avere un leggero vantaggio: «C’erano alcune associazioni come Save The Children o la stessa cooperativa Auxilium che hanno già allertato le persone che accoglieranno questi ragazzi e queste ragazze: avranno modo di avere informazioni sulla loro situazione, che a volte – anche dal punto di vista legale – è complessa».

Ma qualcosa deve cambiare in futuro, dal momento che casi come quello di Castelnuovo di Porto saranno all’ordine del giorno: «Trovo inaccettabile – ha detto la Muroni – che a gestire queste persone non c’era nemmeno un funzionario della prefettura, ma soltanto un foglio Excel per determinare la composizione dei pullman: sono esseri umani, non sono vitelli da trasferire. Qualcuno chiama questo mio atteggiamento buonismo, secondo me è civiltà».

Di questa giornata resteranno negli occhi della deputata di LeU diverse immagini. Compresa quella di alcune donne che saranno trasferite domani dal CARA di Castelnuovo di Porto: «Erano vittime della tratta ed erano terrorizzate da quello che stava succedendo. Hanno visto in me un punto di riferimento e a volte mi facevano domande a cui io stessa non sapevo rispondere. Incrociare il loro sguardo è stato uno dei momenti più intensi di questa mattinata».

[FOTO dall’account Twitter di Rossella Muroni]

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