Lino Banfi, dal senatore del ‘posto fisso’ al reddito di cittadinanza: la previsione di Checco Zalone

22/01/2019 di Redazione

Lino Banfi e la politica, storia di incroci. L’attore pugliese è sempre stato un volto molto ricercato per le iniziative istituzionali. Ma non solo: in qualche cammeo cinematografico, lo stesso ‘Nonno Libero’ aveva vestito i panni di uomini politici. Indimenticabile, quello del senatore nel film Quo Vado di Checco Zalone. Lino Banfi incarnava lo stereotipo del politico meridionale che, attraverso una rete di raccomandazioni, sistemava intere famiglie negli enti pubblici. Per far ottenere loro il famosissimo posto fisso, perno di tutta la pellicola di Checco Zalone.

Lino Banfi, il senatore del posto fisso nel film di Checco Zalone

Lino Banfi, dal posto fisso al reddito di cittadinanza

Oggi, in qualche modo, la profezia del comico si è avverata. Lino Banfi ha fatto parte della giornata di presentazione del reddito di cittadinanza, dove – tra le altre cose – è stato investito da Luigi Di Maio della carica di rappresentante italiano nella commissione Unesco. Un ruolo istituzionale che lo stesso Lino Banfi ha commentato con commozione: «Dopo tanti laureati, arrivo io: porterò il mio sorriso» – è stata la frase che l’attore ha voluto riservare al momento della sua presentazione.

Curioso che il volto di Lino Banfi sia stato associato alla misura assistenzialistica del reddito di cittadinanza. Una sorta di trovata promozionale del Movimento 5 Stelle per rendere ancora più pop la misura, utilizzata per mettere in piedi un vero e proprio evento social (e non solo).

Lino Banfi e lo spot per il ministro Livia Turco

Ma, nel corso della storia, Lino Banfi è sempre stato una figura molto amata da governi anche di colore diverso ed è stato utilizzato già in passato per comunicazioni istituzionali. Fece molto discutere, ad esempio, uno spot nei primi anni 2000 in cui Lino Banfi, nei panni di Nonno Libero, sponsorizzava le politiche sulla famiglia del ministro della Solidarietà Sociale del primo governo Prodi, Livia Turco. In fondo, il mondo istituzionale italiano ha sempre fatto ricorso al volto rassicurante di Lino Banfi.

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