Il comandate dei barracelli di Alghero: «Non abbiamo dato noi la divisa a Salvini»

20/01/2019 di Enzo Boldi

Matteo Salvini si è presentato sul palco di Alghero indossando una nuova divisa. Si tratta di quella degli storici barracelli, il più antico e longevo corpo di Polizia d’Italia. A consegnargli la giacca, forse quella mancante nella collezione del ministro dell’Interno, è stato Michele Pais, consigliere comunale della città sarda e candidato per la Lega alle elezioni regionali.

Una divisa storica che Salvini ha indossato orgogliosamente. Il ministro dell’Interno ha sempre spiegato come le giacche che indossa siano state donate a lui proprio dai diversi corpi e compagnie delle forze dell’ordine, ma questa volta sembra non essere andata così. Il comandante della compagnia dei barracelli di Alghero, Riccardo Paddeu, ha scritto una lettera al sindaco Mauro Bruno, spiegando di non aver alcuna responsabilità in quel regalo fatto dal candidato leghista alla Regione Sardegna.

La giacca dei barracelli indossata da Salvini

«Gentile signor sindaco, ho avuto modo di apprendere dagli organi di stampa che al ministro dell’Interno Salvini è stato consegnato un giubbotto dei barracelli – è l’incipit della lettera del comandate dei barracelli di Alghero, riportata dal quotidiano La Nuova Sardegna -. Mi preme fin da subito chiarire, giusto per evitare equivoci di qualsiasi tipo, che nessun capo di vestiario è stato consegnato dalla compagnia barracellare di Alghero». Si tratta, insomma, di una mossa fatta in autonomia dal candidato leghista Pais per fare un regalo al proprio leader nazionale.

La divisa regalata da un uomo del sindacato

Ma non tutto è stato fatto in solitaria. Ci sarebbe, infatti, una ‘talpa’ interna che avrebbe deciso autonomamente di fornire al candidato presidente della Regione Sardegna la giacca per fare bella figura davanti a Matteo Salvini. «Ho invece notizia che il giubbotto sia stato regalato dai rappresentanti del Sab (il sindacato autonomo dei barracelli, ndr) – spiega il comandante Paddeu -. Mi premeva farle presente quanto sopra perché il sottoscritto e gli altri colleghi non utilizzano la divisa e il ruolo istituzionale per fare politica».

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / GIAN MARIO SIAS)

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