MasterChef 8, sui social è Locatelli-mania: ma anche «l’orologio organizzativo» non è male

Il lord Giorgio Locatelli ha conquistato il pubblico di Masterchef 8. Non era facile per lui inserirsi nelle simpatie degli appassionati del talent culinario di Sky Uno. Doveva sconfiggere il pregiudizio e il peccato originale di essere uomo tra gli uomini e di aver tolto il posto alla «quota rosa» che la scorsa stagione era riservata ad Antonia Klugmann. Eppure sembra proprio essere lui l’idolo di questa prima puntata di Masterchef 8, dove i primissimi concorrenti vengono selezionati, nell’ormai format tipico del programma.

Chi è Giorgio Locatelli, giudice di Masterchef 8

Appeal britannico, si diceva. Perché Giorgio Locatelli è uno chef da una stella Michelin molto conosciuto nel Regno Unito. Proprio a Londra e dintorni, infatti, ha costruito la sua carriera, diventando uno dei cappelli da chef più apprezzati dal grande pubblico della Town londinese.

Il giro dei locali di Locatelli a Londra inizia nel 1995, con l’apertura dello Zafferano. Una sorta di ribellione alla propria famiglia, che lo avrebbe voluto ai fornelli dell’attività di casa, La Cinzianella sul lago Maggiore. Invece, poi, è arrivata la svolta della Locanda Locatelli, nella centralissima Seymour Street, aperta in collaborazione con la moglie.

Non solo l’Italia, non solo la Gran Bretagna. Locatelli ha conquistato anche il mercato dell’Estremo Oriente, con la sua Ronda Locatelli, ristorante all’interno dell’hotel e resort a cinque stelle Atlantis The Palm a Dubai.

L’orologio organizzativo di Masterchef 8 sta diventando virale

Ma come stanno andano i concorrenti? Le parole di incoraggiamento del nuovo giudice, che si è andato ad aggiungere a Joe Bastianich, Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo, anche nei confronti dei più insicuri stanno ricevendo molti apprezzamenti. Così come sta ricevendo consensi l’invenzione dell’orologio organizzativo, utilizzato da un concorrente per ottimizzare i tempi della preparazione di una sua ricetta.

Peccato per quell’intoppo tra il settimo e l’ottavo minuto, diventato ormai proverbiale. Ma l’invenzione potrebbe anche avere un suo senso, nelle nostre complicatissime esistenze.

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