Lele Mora cercava champagne in un campo rom: rapina da 40mila euro, poi le minacce

17/01/2019 di Redazione

L’episodio risale al mese di maggio. Il protagonista è l’ex agente dei Vip Lele Mora. Quest’ultimo, secondo una testimonianza resa in procura nell’ambito dell’inchiesta che è scaturita proprio da questo episodio, avrebbe cercato una partita di champagne da 40mila euro. «Il prezzo mi sembrava conveniente – ha affermato Lele Mora -, contavo di guadagnare da quell’affare almeno 10mila euro a bottiglia».

Lele Mora e la cassa di champagne da 40mila euro

Per mettere insieme quella somma si era fatto prestare del denaro e, in un secondo momento, l’ex agente aveva chiesto collaborazione a un’altra persona per accompagnarlo all’appuntamento stabilito con il piazzista. Soltanto al momento dell’incontro, tuttavia, Lele Mora si è reso conto di essere entrato all’interno di un campo rom.

«Mi avevano assicurato la qualità dello champagne, Dom Perignon e Cristal – ha detto Mora -. Ci hanno detto di seguirli in auto lungo il Naviglio, siamo arrivati su uno sterrato e poi ad un cancello. Ho capito solo a quel punto che eravamo in un campo nomadi». A quel punto, parte la truffa, la rapina e le minacce: «Ho mostrato i soldi, un uomo allora ci ha condotti all’interno della sua roulotte, ha finto di prendere delle bottiglie di champagne e mi ha strappato dalle mani il borsello con il denaro — racconta Mora —. Subito hanno fatto irruzione tante donne, all’improvviso urlavano: “Via, via c’è la polizia”, udivamo colpi di arma da fuoco, sono intervenuti altri uomini di corsa. Ci hanno malmenato e poi tutti insieme, a spintoni, ci hanno cacciato via dal campo».

Minacce e ritorsioni contro Lele Mora

L’episodio è stato raccontato dal Corriere della Sera. Non era stato denunciato in un primo momento da Lele Mora perché temeva che la sua notorietà potesse creargli dei problemi. Tuttavia, quando la persona che gli aveva prestato la somma di denaro per l’affare champagne si è ripresentata con minacce da lui, chiedendo la restituzione dell’intera cifra, la cosa ha assunto una dimensione completamente diversa. Ora, sarà la Procura a chiarire in toto le varie responsabilità.

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