Il semaforo giallo dura poco? La multa vale lo stesso

Se anche voi quando vedete la luce gialla del semaforo preferite accelerare, è meglio che cambiate abitudine. La Corte di Cassazione ha sancito che la durata del giallo non giustifica l’automobilista che passa con il rosso, nemmeno se il giallo dura pochissimo. E quindi la multa, va pagata.

Il semaforo giallo “breve” non è una scusa valida: il caso in Emilia Romagna

La sentenza è stata emessa in merito ad un caso sottoposto da una automobilista che era passata con il rosso a Unione Terre d’Acqua, in Emilia Romagna. A sua difesa, la donna sosteneva che il tempo datole dalla luce gialla del semaforo non era sufficiente per fermare il veicolo in sicurezza sulla linea. E quindi, era stata obbligata a passare con il rosso. Era già stata condannata in primo grado, e aveva quindi presentato ricorso: rigettato anche quello. Nella prima sentenza emessa dal tribunale di Bologna si leggeva che «il Codice della Strada non dispone nulla circa una durata determinata per la proiezione delle segnalazioni semaforiche luminose», ed era stato verificato lo stato del semaforo in questione. Tutto nella norma, perfettamente omologato. L’unica anomalia stava proprio nel comportamento dell’automobilista: dai fotogrammi delle fotocamere risultava che aveva impegnato l’incrocio quando il semaforo era già rosso.

Fatto sta che la Corte di Cassazione ha messo la parola fine alla multa continuamente contestata: «Il conducente è tenuto a rallentare e a predisporre il veicolo all’arresto» quando è in corrispondenza della luce gialla, senza se e senza ma. E la brevità del giallo non potrà essere una scusa per evitare la sanzione.

(credits immagine di copertina: Pixabay License)

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