Foggia, imbrattata la targa di piazza Cesare Battisti (l’irredentista e patriota)

16/01/2019 di Redazione

L’autore del gesto non deve aver cliccato sul link ‘disambigua’ di Wikipedia. Oppure, semplicemente, è uno di quelli che ha creduto, in passato come nelle ultime ore, alla vecchia bufala delle strade italiane dedicate a Cesare Battisti. Fatto sta che oggi, a Foggia, è stata ritrovata imbrattata la «targa Cesare Battisti» che segnala una piazza nel centro della cittadina pugliese. Ovviamente, non si tratta del Cesare Battisti riportato in Italia e rinchiuso nel carcere di Oristano, ma di un irredentista e patriota nato nel 1875 e morto nel 1916.

Targa Cesare Battisti imbrattata a Foggia: l’equivoco

Chi ha imbrattato la targa di Cesare Battisti, tra l’altro, voleva esprimere solidarietà all’ex terrorista dei Pac. Con la vernice nera, infatti, si chiedeva «Amnistia per» Cesare Battisti. Una richiesta che è stata avanzata anche da alcuni intellettuali di sinistra e che si poggia sulle argomentazioni della natura scarsamente rieducativa del carcere nei casi dell’ergastolo. Dunque, una richiesta che presuppone una conoscenza profonda della storia e del dibattito intorno alla figura di Cesare Battisti.

Si fatica a comprendere, dunque, lo svarione. Chi ha imbrattato la targa ha davvero confuso l’ex terrorista Cesare Battisti con l’irredentista Cesare Battisti che, prima e durante la prima guerra mondiale, si è battuto al parlamento di Vienna (dove era stato eletto come deputato) per l’autonomia amministrativa del Trentino e per una estensione della cultura italiana in quelle aree che, allora, erano sotto il dominio asburgico.

Targa Cesare Battisti, chi è il patriota e irredentista

La storia di Cesare Battisti (il patriota) è quella di un amore smodato per il concetto di Italia unita. Nel corso della prima guerra mondiale si arruolò negli alpini e fu processato come traditore in quanto deputato del parlamento asburgico. La sua morte prematura, infatti, è avvenuta per impiccagione, dopo un processo sommario.

L’episodio in piazza Cesare Battisti a Foggia potrebbe anche essere stata una provocazione: approfittando dell’omonimia, l’anonimo estensore della scritta potrebbe aver voluto diffondere il suo messaggio di protesta nei confronti degli ultimi avvenimenti e dell’esposizione mediatica dell’arresto di Cesare Battisti.

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