Cesare Battisti potrebbe puntare ai benefici di legge

15/01/2019 di Redazione

Cesare Battisti, ora in carcere ad Oristano, potrebbe puntare ai benefici di legge. È quanto sostiene oggi il quotidiano Il Messaggero (articolo di retroscena di Valentina Errante) che parla di «nuova strategia» dell’ex terrorista arrestato in Bolivia dopo quasi 38 anni di latitanza e da ieri in carcere ad Oristano in cella d’isolamento. Ci sarebbe l’ipotesi di una collaborazione con la giustizia ma anche l’ostacolo da superare del regime di ergastolo ostativo, quello che impedisce ai condannati per mafia e terrorismo al carcere a vita di accedere a qualunque beneficio previsto dall’ordinamento penitenziario.

Cesare Battisti e l’ipotesi dei benefici di legge

Come spiega Il messaggero l’ergastolo ostativo potrebbe essere la prima battaglia di Battisti. La prima questione ad essere sollevata dal suo legale. La riforma dell’ordinamento penitenziario con inasprimento nell’esecuzione della pena per i condannati all’ergastolo per reati di mafia o terrorismo è entrata in vigore nel 1991, ma gli omicidi dell’ex terrorista dei Pac sono stati commessi a fine anni ’70. L’avvocato di Battisti potrebbe sostenere che la norma di diritto sostanziale, che incide sulla pena e comporta un inasprimento della condanna, è intervenuta molti anni dopo i fatti contestati e non può essere retroattiva in quanto peggiorativa. Il Messaggero spiega, ancora, che si tratta di una questione giuridica che riguarda il confine tra diritto sostanziale e quello processuale sulla quale gli esperti sembrano avere pochi dubbi.

Dunque, Battisti tra una decina d’anni potrebbe accedere ai benefici previsti dall’ordinamento penitenziario. Il legale potrebbe anche provare ad ottenere che venga computato anche il tempo trascorso tra carcere e semilibertà in Italia e all’Estero.

C’è un però. Per accedere ai benefici è necessaria una collaborazione del detenuto con la giustizia. Dopo alcuni anni di carcere l’ex terrorista dovrebbe mostrare una forma di ravvedimento. In base all’ordinamento una collaborazione cambierebbe anche il trattamento riservato in carcere. L’articolo 4 dell’ordinamento penitenziario relativo all’ergastolo ostativo prevede che i permessi premio e l’assegnazione al lavoro esterno possano essere concessi «purché siano stati acquisiti elementi tali da escludere l’attualità di collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva, altresì nei casi in cui la limitata partecipazione al fatto criminoso, accertata nella sentenza di condanna, ovvero l’integrale accertamento dei fatti e delle responsabilità, operato con sentenza irrevocabile, rendono comunque impossibile un’utile collaborazione con la giustizia». Tutte le istanze devono poi essere valutate dal Tribunale di Sorveglianza. e dal Comitato per l’ordine e la sicurezza di Oristano, dove si trova Battisti.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA /ETTORE FERRARI)

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