Toninelli mostra i muscoli: «Se non c’ero io la Lega sui migranti non faceva nulla»

11/01/2019 di Redazione

Nell’aspro e talvolta avvelenato dibattito politico c’è anche il tempo di mostrare i muscoli. Di rivendicare la centralità del proprio incarico o ruolo, di essere stati determinanti per il raggiungimento di un obiettivo. Di essere più forti anche degli alleati, mica solo degli avversari. Danilo Toninelli da questo punto di vista sembra non tirarsi indietro. «Se non c’era il sottoscritto – ha dichiarato stamane il ministro delle Infrastrutture ad Agorà, su Raitre –, la Lega non faceva niente, se io e Salvini non agivamo contemporaneamente: io sono responsabile della sicurezza della navigazione fino all’attracco dell’imbarcazione al porto, lui è responsabile dopo, per lo sbarco e l’ordine pubblico».

Toninelli: «Se non c’ero io la Lega non faceva nulla sui migranti»

«Nel 2018 – ha detto ancora Toninelli –, solo grazie a sette mesi del governo del cambiamento, meno 90% di sbarchi in Italia, sa cosa significa, quanti morti in meno?». Dunque, «se queste due politiche, questi due elementi non si integravano non c’era questo -90%. È grazie al buon lavoro di due forze politiche chiare, coerenti, fatto insieme, che si portano a casa i risultati», ha affermato il ministro delle Infrastrutture.

Con la Lega – ha dichiarato ancora Toninelli – «abbiamo sempre fatto sintesi su qualsiasi cosa», a partire dalla manovra economica «rivoluzionaria ed espansiva». Il ministro ha aggiunto che invece «se leggiamo certa stampa sembra che siamo il gatto con il topo». Alla domanda se la posizione della Lega sulla Tav non metta in discussione i rapporti fiduciari tra i due alleati di governo, Toninelli ha richiamato il contratto di governo: «Se non ci fosse il contratto di governo, potrei rispondere di sì, ma siccome c’è un bel contratto di governo che vincola due forze politiche, anche diverse fra loro».

(Foto di copertina da archivio Ansa: Toninelli durante la discussione prima del voto di fiducia sulla Legge di Bilancio nell’aula del Senato, il 22 dicembre 2018. Credit immagine: ANSA / RICCARDO ANTIMIANI)

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