Per Di Maio la colpa dei migranti che arrivano in Italia è del colonialismo

Le parole di Luigi Di Maio di questa mattina hanno un destinatario ben preciso: la Francia di Emmanuel Macron. Al leader del Movimento 5 Stelle, che nella giornata di ieri aveva espresso parole di apprezzamento per i gilet gialli, non sono piaciute le parole del ministro francese per gli Affari Europei Nathalie Loiseau che aveva chiesto a Di Maio e a Matteo Salvini di «imparare a fare pulizia a casa loro».

Luigi Di Maio contro Loiseau, la risposta alla Francia su Facebook

Di Maio non ha gradito e ha sottolineato come in passato Emmanuel Macron aveva fatto delle ingerenze nella politica interna italiana, criticando aspramente il governo populista che si era da poco insediato a Roma. Era giugno quando il presidente francese disse: «Li vedete crescere come una lebbra, un po’ ovunque in Europa, in Paesi in cui credevamo fosse impossibile vederli riapparire».

Di Maio si è rivolto alla Loiseau scrivendo sui social network: «Forse si dimentica di quando Macron diceva queste parole. Quanta ipocrisia. Il popolo francese chiede il cambiamento e un maggiore ascolto delle loro esigenze. Non posso non condividere questi desideri, né penso di dire nulla di offensivo verso i cittadini francesi. È chiaro che qualcosa deve cambiare».

Le responsabilità del colonialismo secondo Di Maio

E sempre Di Maio sembra aver in mente proprio la Francia, visto che il post era dedicato esplicitamente al Paese transalpino, quando parla delle responsabilità del colonialismo per le migrazioni che stanno attraversando l’Europa negli ultimi anni. «È ora di smettere di impoverire l’Africa con politiche colonialiste – ha detto Di Maio -, che causano ondate migratorie verso l’Europa e che l’Italia si è trovata più volte a dover affrontare da sola».

Nella sua visione terzomondista, forse ispirata dal rientrato Alessandro Di Battista pronto a ripartire per un viaggio proprio in direzione dell’Africa, Luigi Di Maio ha velatamente accusato la Francia (e gli altri Paesi con interessi coloniali nel continente) di causare le ondate migratorie. Peccato che abbia dimenticato anni di guerre civili interne ai singoli Stati, la presenza di organizzazioni terroristiche, l’esplodere di epidemie gravissime che hanno costretto flussi di migliaia di persone ad abbandonare i propri Paesi d’origine. Ancora una volta, quando si parla di migranti, il Movimento 5 Stelle assume una posizione ambigua e tutt’altro che concreta.

(Immagine da video pubblicato sulla pagina Facebook di Luigi Di Maio)

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