La polemica, trainata da Adinolfi, per il bacio gay nel film di Raiuno «Wine to love»

Il film Wine to Love di Domenico Fortunato, andato in onda il 4 gennaio in prima serata su Raiuno rischia di far parlare di sé più per una polemica sterile su un bacio gay proposto dal servizio pubblico in prima serata che per la sua portata artistica. Complici di ciò la denuncia di Mario Adinolfi e diversi articoli pubblicati su quotidiani e riviste cattoliche.

Wine to Love e il bacio gay che non è piaciuto ad Adinolfi

Nel corso della serata del 4 gennaio, dalle 21.30, è stato proposto in programmazione su Raiuno un film interamente girato in Basilicata, a Venosa per la precisione, in cui si realizza una sorta di viaggio all’interno delle vigne dell’Aglianico, un noto vino locale, e alle sue ancestrali tecniche di produzione. Un viaggio che affonda le sue origini in una citazione di Orazio, che di Venosa era originario, e che si apre con l’epigrafe nunc est bibendum, famoso verso del poeta classico latino.

Il film, coprodotto da Rai Cinema e che aveva tra gi interpreti Ornella Muti, Jane Alexander, Alessandro Intini, Alessandro Tersigni e Michele Venitucci, non ha avuto particolarmente successo al botteghino. Le perplessità sul fatto che fosse stato proposto su Raiuno in prima serata sarebbero dovute partire, piuttosto, da questo dato. Invece, ci si è concentrati sul bacio gay sul quale Mario Adinolfi ha invocato addirittura la censura. Polemiche che non si sentivano dai tempi dell’uscita sul servizio pubblico del film I segreti di Brokeback Mountain. 

Le polemiche sul bacio gay in Wine to Love inquinano il giudizio estetico

«Alla fine il film è andato in onda ieri sera su Raiuno – ha scritto Adinolfi su Facebook -. In sala aveva avuto 157 spettatori e 1.100 euro di incasso, grazie alla prima serata della prima rete del servizio pubblico radiotelevisivo ha avuto 3.828.000 spettatori, caro Foa viva la Rai del cambiamento. La scena omoerotica non è stata tagliata. Il Popolo della Famiglia ha denunciato invano? Non proprio. Abbiamo fatto discutere e ragionare molti. Ci siamo beccati i nostri violenti insulti per aver voluto pacatamente rappresentare la sensibilità di oltre cinque milioni di under 12 e dieci milioni di loro genitori». 

Il bacio gay è stato proposto nella parte centrale del film, nel corso di una festa dedicata al vino. I protagonisti della scena sono Alessandro Intini e Alessandro Tersigni, che si sono prestati a scambiarsi quello che non è nient’altro che un innocente bacio tra due uomini.

La polemica in questa direzione rischia di inquinare il valore complessivo del film: una riuscita modesta che, ai nostri occhi, deve essere rivalutata per il coraggio della scelta del regista di proporre una scena per la quale, a quanto pare, l’Italia non è ancora pronta. Il giudizio tranchant di Adinolfi, in chiusura di post, lo conferma. Secondo l’esponente del Popolo della Famiglia «il giudizio estetico per noi oscilla tra “ciofeca” e “marchetta coi soldi nostri”. Pungoleremo la Rai ancora affinché cambi rotta».

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