Francesco Guccini vuole querelare Mara Lapia

L’ex assessore comunale di Nuoro Francesco Guccini, attuale coordinatore locale di LeU, ha annunciato la sua intenzione di voler querelare Mara Lapia, la deputata del Movimento 5 Stelle che prima di Natale aveva denunciato di essere stata vittima di un’aggressione davanti a un supermercato della città sarda.

Mara Lapia minacciata di querela da Francesco Guccini

Le motivazioni di questa querela sono state rivelate dallo stesso Guccini, che aveva ricoperto il ruolo di assessore alle Attività Produttive di Nuoro, in una conferenza stampa convocata ad hoc. L’ex assessore era stato tra i primi a sollevare qualche perplessità sulla presunta aggressione subita davanti al Lidl di Nuoro. Aveva subito parlato di audio dei testimoni che smentivano la ricostruzione della parlamentare e ha sottolineato più volte, nel corso dei giorni scorsi, la necessità di avere un quadro chiaro della situazione prima di esprimere attestati di solidarietà nei confronti della donna.

«Mi ha accusato di aver organizzato un complotto politico alle sue spalle (spiegato con l’intenzione di emergere alle prossime elezioni regionali, per le quali Guccini non è al momento candidato, ndr) – ha spiegato Francesco Guccini in conferenza stampa – perché quando è uscita la notizia dell’aggressione sono stato uno dei primi su Facebook a ridimensionare i fatti descritti dalla parlamentare, dopo aver sentito l’audio vocale che smentiva la sua ricostruzione. Ma, ricordo, ho anche condannato la vicenda».

Guccini: «La Lapia si riferiva a me»

Dunque, l’episodio dell’aggressione di Mara Lapia davanti al Lidl di Nuoro si arricchisce di un ulteriore dettaglio e di un ulteriore elemento di interesse. «Le ho dato il tempo di ritornare su questa faccenda del complotto – ha affermato – e smentire ed è per questo che ho aspettato fino a oggi per presentare la querela. Si capiva subito che si era rivolta a me, quando ha parlato di complotto: in una città piccola come Nuoro è facile risalire all’identità dell’unico ex assessore che era uscito fuori dal coro della solidarietà».

Intanto, l’inchiesta sulla presunta aggressione sta andando avanti: cinque testimoni (tra cui le cassiere del supermercato) hanno parzialmente smentito la ricostruzione della deputata del Movimento 5 Stelle, che aveva esibito anche il certificato medico dell’ospedale, da cui si evinceva l’incrinatura di una costola. Mara Lapia aveva affermato di essere stata aggredita da un uomo dopo una discussione alla cassa del Lidl.

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