L’ambasciatore nordcoreano in Italia Jo Song-gil è sparito

L’ambasciatore reggente nord coreano in Italia Jo Song-gil avrebbe disertato, mettendosi in fuga insieme alla sua famiglia. L’uomo di 48 anni secondo quanto riportato dal quotidiano sudcoreano JoongAng Ilbo, «è fuggito dall’ambasciata ai primi di novembre», proprio nel momento in cui doveva scadere il suo mandato ad interim.

Ambasciatore nordcoreano disertore, chi è Jo Song-gil

La Farnesina ha dichiarato alla stampa italiana di non avere alcuna conoscenza del luogo in cui si nasconde Jo Song-gil, in contraddizione con quanto riportato dal quotidiano coreano che sostiene che l’ambasciatore abbia presentato richiesta di asilo per sé e per la propria famiglia alle autorità italiane. «Non risulta una richiesta d’asilo da parte di un funzionario nordcoreano – ha dichiarato il ministro degli esteri – Per via diplomatica è stato a suo tempo comunicato al ministero l’avvicendamento dell’incaricato d’affari nordcoreano a Roma». Jo Song-gil aveva infatti assunto l’incarico di ambasciatore “reggente” nell’ottobre 2017, dopo che l’Italia aveva espulso Mun Jong-nam come atto di protesta in seguito a dei test nucleari che la Corea del Nord aveva attuato il mese precedente in aperta violazione delle risoluzioni Onu. Jo Song-gil si trovava già a Roma da maggio 2015 insieme alla sua famiglia, fatto di per sé insolito. Solitamente infatti non viene permesso agli ambasciatori del nord corea di spostarsi insieme alla famiglia, proprio per scongiurare eventuali diserzioni. Secondo il quotidiano JoongAng Ilbo il diverso trattamento potrebbe essere dovuto alla reputazione di cui gode Song-gil: il quotidiano lo descrive sottolineando come sia «noto per essere un figlio o un genero di uno dei più alti funzionari del regime del Nord». Sempre secondo il giornale coreano, che cita fonti anonime del mondo diplomatico, Joe Song-gil  «è scappato con la sua famiglia» ed è ora «sotto protezione in un imprecisato Paese occidentale».

Ambasciatore nordcoreano disertore, fino ad ora solo un precedente

Che un ambasciatore nordcoreano diserti e sparisca nel nulla è un fatto alquanto raro per il regime di Kim Jong-Un. L’unico precedente risale al 2016, quando Thae Yong-ho abbandonò il suo incarico di viceambasciatore a Londra. Raccontò di aver preso questa decisione dopo aver ricevuto l’ordine di ritornare in patria  per poter  «garantire un futuro migliore»  ai suoi 3 figli. Thae Yong-ho scappò quindi in Corea del sud.

 (Credits immagine di copertina: Jo Song Gil durante una recente cerimonia in Veneto, twitter @CIAspy)

Share this article