Manovra, tagli alla scuola per 4 miliardi nel triennio (a partire dal 2020)

31/12/2018 di Redazione

Hanno provocato un’ondata di critiche le cifre della manovra economica appena approvata definitivamente in Parlamento dalla maggioranza giallo-verde relative alla scuola. La prima legge di Bilancio di M5S e Lega prevede tagli per oltre 4 miliardi di euro nel triennio, a partire dal 2020, e nessuna assunzione nel 2019, ad eccezione di 2mila posti per il tempo pieno alla primaria, 400 nei licei musicali e 290 educatori. Ne parla oggi Repubblica (articolo di Ilaria Venturi). Le polemiche riguardano soprattutto il sostegno, che subirà una sforbiciata da un miliardo.

Manovra economica, tagli alla scuola per 4 miliardi nel triennio

Repubblica spiega che per il prossimo anno ci sono circa 9 milioni di euro in più per l’istruzione ma nel triennio il segno è negativo per 4 miliardi e 600 milioni. Nel dettaglio: 2,5 miliardi per il primo ciclo, 1,1 miliardi per le superiori, 450 milioni per l’edilizia, un milione per le voci come «lotta alla dispersione e prevenzione del disagio giovanile», «valorizzazione delle eccellenze» e «innovazione». Poi ci sono 20 milioni in meno per il diritto allo studio. Per il reclutamento dei presidi 5 milioni nel 2019 e meno 23 milioni nel triennio.

I dati sono stati contestati dal presidente della Commissione Cultura della Camera Luigi Gallo, che ha ammesso: «È vero che nel 2020 e nel 2021 i fondi sono più bassi ma non abbiamo ancora fatto le leggi di Bilancio per quegli anni». L’associazione sindacale Anief, Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori, spiega che le risorse per il sostegno ai disabili scompariranno negli anni successivi al 2019. Si passerebbe, come evidenziano i parlamentari Dem, dai 3 miliardi e 489 milioni del 2019 a 2 miliardi 457 milioni del 2021. Se non verranno recuperate queste risorse si rischia di ledere il diritto all’istruzione di 80mila alunni disabili. Uno su quattro.

(Foto di copertina da archivio Ansa)

Share this article
TAGS