Claudia Mazzola, il nuovo capo ufficio stampa alla Rai prima osteggiata e ora amata dal M5S

28/12/2018 di Enzo Boldi

C’eravamo tanto odiati. Oppure, l’amore non è bello se non è litigarello. Sta di fatto che il mondo è fatto di cambiamenti e capita che ritrovarsi prima a essere incudine e poi martello. Questa saga di luoghi comuni sfocia nella vicenda che ha portato alla nomina di Claudia Mazzola al ruolo importantissimo di capo ufficio stampa della Rai. La giornalista – che si occupa di politica – del Tg1 entra a far parte della grande famiglia del Movimento 5 Stelle all’interno dell’azienda pubblica, ma il rapporto tra lei e i Cinque stelle non è sempre stato rose e fiori.

Invertiamo il continuum temporale e partiamo dalla fine. Claudia Mazzola, negli ultimi anni, è diventata una delle giornaliste più «simpatiche» al Movimento 5 Stelle e nel giro di tre mesi è riuscita a scalare le gerarchie, facendo ben due «scatti»: da redattrice ordinaria, al far parte della squadra della Direzione Comunicazione della Rai (guidata da Giovanni Parapini) nel ruolo di responsabile del think tank per le relazioni esterne e istituzionali – con la promozione anche a caposervizio -, fino ad arrivare al ruolo di capo dell’ufficio stampa.

Il doppio salto di Claudia Mazzola in Rai

Un bel passo da gigante per la giornalista classe 1971 che, negli ultimi anni, non ha mai nascosto le sue simpatie per le politiche del Movimento 5 Stelle, come si può notare scrollando sul suo profilo Twitter. In estate aveva provato a farsi eleggere nel cda della Rai, ma il tentativo è fallito dopo aver ottenuto solamente 4mila preferenze sulla piattaforma Rousseau. Un insuccesso forse dovuto a una vecchia battaglia che il blog delle stelle mosse contro di lei nel 2014, testimoniato anche da un video condiviso sulla pagina Youtube del M5S Parlamento.

Il Movimento 5 Stelle e la vecchia battaglia contro Claudia Mazzola

Sul blog delle stelle, in un articolo pubblicato il 23 agosto 2014 dal titolo «I servizietti del Tg1», si legge: «Siamo stanchi di assistere all’ennesimo servizio fazioso del tg1. Ieri sera a fare disinformazione è stata la giornalista Claudia Mazzola: nel suo servizio dedica 15 secondi al videomessaggio di Beppe Grillo, riportando solo le parole rivolte a Renzi e oscurando completamente la parte importante del videomessaggio, quella in cui Grillo parla della crisi economica e dello stato drammatico del nostro Paese, temi evidentemente scomodi per la propaganda del governo e che è meglio tenere nascosti agli italiani. Il resto del servizio, invece, ruota tutto su una meschina bugia costruita ad arte per infangare il MoVimento 5 Stelle sostenendo che Di Battista sia a favore dei terroristi. E per rafforzare la menzogna, si dà largo spazio alle dichiarazioni altrettanto false e bugiarde dei vari politici di turno. La vera vergogna è una tv pubblica che non è più in grado di raccontare la realtà, ma che sa solo deformarla e fare disinformazione». La firma? Quella di Rocco Casalino. Poi, evidentemente, c’è stata la doppia mutazione: Claudia Mazzola ha ammorbidito la sua posizione nei confronti del M5S e il M5S ha cambiato la propria idea su di lei, entrata a far parte del gotha dei bravi giornalisti.

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