Tsunami in Indonesia, il conteggio delle vittime non si ferma | VIDEO della devastazione

24/12/2018 di Redazione

Sono centinaia le vittime della devastante onda di tsunami in Indonesia che ha raggiunto le spiagge intorno allo stretto della Sonda, che separa le isole di Giava e Sumatra. Il bilancio delle prime ore, con alcune decine di vittime accertate si è rapidamente aggravato. Alle 12 italiane il numero dei morti era salito a 281, quello dei dispersi a 57, i feriti sono migliaia. Oltre 11mila persone sono rimaste senza casa.

Tsunami in Indonesia, è strage: centinaia di morti e feriti

Ma le cifre sono destinate ad essere ancor più alte. Come ha precisato il presidente indonesiano, Joko Widodo, il numero delle vittime «crescerà sicuramente», mentre i soccorritori sottolineano che molte delle aree colpite non sono state ancora raggiunte. L’Unità di crisi della Farnesina e l’ambasciata d’Italia a Giacarta si sono prontamente attivate per prestare l’assistenza necessaria ai connazionali sul posto. L’enorme massa d’acqua ha distrutto decine di abitazioni e danneggiato seriamente nove strutture alberghiere.

La testimonianza della forza dell’onda è affidata a un video registrato durante un concerto. Lo tsunami, che è stato causato dall’eruzione di un vulcano e non da un evento sismico, ha fatto strage tra gli impiegati della compagnia statale Pln, che si erano riuniti per celebrare la fine dell’anno. Le immagini mostrano l’ondata che si abbatte sul palco dove una band rock, i Seventeen, stava suonando per l’evento. Il bassista è rimasto ucciso insieme al manager, altri 4 componenti del gruppo risultano tra i dispersi. All’evento partecipavano almeno 260 persone.

Il video

Ecco un video dell’ondata che travolge il palco del concerto rock e i dipendenti durante la loro festa.

 

 

«L’acqua ha spazzato via il palco, che era molto vicino al mare», ha affermato la band in un comunicato citato da Cnn Indonesia. E ancora: «Abbiamo perso i nostri cari, incluso il bassista e il manager, gli altri sono dispersi». Le autorità indonesiane hanno diramato un’allerta per invitare gli abitanti dell’area a «stare lontani dalle spiagge». Il capo dell’agenzia meteorologica, Rahmat Riyono, teme che sia «possibile un altro tsunami» poiché quello di ieri «è stato provocato da un’eruzione del vulcano Anak-Krakatau», e dall’alta marea. L’agenzia meteorologica considera basse le probabilità di un altro tsunami provocato da un sisma. Si continua a monitorare la situazione. E a salvare quante più vite possibile.

Qui altre immagini della devastazione.

 

 

 

 

Il vulcano

Il vulcano legato allo tsunami in Indonesia è figlio del Krakatoa, esploso in modo disastroso nel 1883. Il nuovo vulcano si chiama infatti Anak, che significa ‘figlio’ in indonesiano, Krakatoa ed è «un nuovo vulcano», come ha spiegato dal vulcanologo dell’Ingv Giorgio Scarlato. L’esperto ha spiegato inoltre che vulcani del genere «hanno edifici nuovi poco stabili e per questo è possibile che avvengano frane». Un fenomeno simile, anche se su scala inferiore, si è verificato il 30 dicembre 2002 nello Stromboli, «con un maremoto generato da un’instabilità». La frana, di 30 milioni di metri cubi di roccia, si è quella volta riversata in gran parte in mare, con un conseguente maremoto che ha raggiunto anche le coste delle altre isole Eolie e del Tirreno meridionale.

Polemiche sulla possibilità di prevedere la calamità. Il servizio di allerta tsunami in Indonesia non funziona da tempo, ma il fenomeno è avvenuto nelle profondità oceaniche, una sorta di frana che sarebbe stato impossibile da prevedere.

(Immagine di copertina da video via Twitter)

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