Libero nomina Rocco Casalino «omo dell’anno»

21/12/2018 di Enzo Boldi

La satira è bella quando è pungente, irriverente e racconta verità andando a toccare i nervi scoperti e gli aspetti grotteschi di una persona, di un pensiero o di un fatto. Andare, però, a ironizzare sui gusti sessuali di un cittadino non è divertente, ma solamente un retaggio culturale tipico del Medioevo. Ma questo non interessa a Libero Quotidiano che oggi, in prima pagina (con un pezzo di approfondimento a pagina 9), insignisce Rocco Casalino del ‘riconoscimento’ di «Omo dell’anno».

No, non si tratta dell’utilizzo di un gergo tipicamente romano nel quale decade la lettera «U» di uomo, ma di un chiaro riferimento ai gusti sessuali – mai celati – del portavoce del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il quotidiano diretto da Vittorio Feltri, non nuovo a queste cadute di stile che in realtà sono diventate uno stile distintivo del suo modo di raccontare la realtà. Ricordiamo, tra i tanti, il titolo dedicato a Virginia Raggi «Patata bollente», per il quale Libero è stato condannato.

Rocco Casalino «omo dell’anno» per Libero

E ora è arrivato il turno di Rocco Casalino. E il riferimento all’omosessualità del portavoce di Giuseppe Conte viene sottolineato anche nell’articolo a firma Francesco Specchia. «Qualche mese fa girava la battuta su Casalino ‘omo forte del governo’, espressione che non ha gli fatto né caldo né freddo, dato che si è sempre dichiarato fieramente omosessuale al punto di presenziare al giuramento del Quirinale con il suo fidanzato cubano». Per questo motivo Libero ha scelto di ‘insignirlo’ del titolo di «omo dell’anno».

I sei mesi di gaffe, polemiche e messaggi vocali

Rocco Casalino, nei suoi sei mesi di presenza ingombrante come ombra del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ne ha combinate di cotte e di crude. Messaggi vocali ai giornalisti nei quali chiedeva di essere lasciato in pace dopo la tragedia del Ponte Morandi di Genova dato che già gli «era saltato il Ferragosto», fino ad arrivare alla sterili polemiche per il suo ruolo attoriale in una scuola di recitazione nel quale ha interpretato un personaggio che si scagliava contro i migranti, i disabili e altre minoranze, fino ad arrivare alle «teste da far saltare» al Mef dopo le polemiche sulle prime bozze del Def e del decreto Fiscale. Ecco, si attacchi Rocco Casalino su queste cose e su questa sua presenza, a tratti grottesca, perpetua e invadente. Non si giochi sui gusti sessuali di un libero cittadino, in un libero mondo con libere scelte.

(foto di copertina da prima pagina di Libero Quotidiano)

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