«Basta usare le canzoni di Rino Gaetano per le manifestazioni politiche»

10/12/2018 di Enzo Boldi

Le canzoni di Rino Gaetano sfruttate dalla politica? Nuntereggae più. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’utilizzo della famosissima «Ma il cielo sempre più blu», diffusa in piazza del Popolo a Roma durante la manifestazione della Lega di sabato scorso. A parlare sono i parenti del famoso cantante, scomparso il 2 giugno 1981, che – però – hanno sottolineato come non abbiano nulla contro il Carroccio, ma che la situazione sia diventata insostenibile.

«Siamo stufi: le canzoni di Rino Gaetano non vengano più utilizzate dalla politica», hanno dichiarato all’Ansa Anna Gaetano e suo figlio Alessandro, sorella e nipote del cantautore. I suoi brani sono stati usati in tantissime occasioni e manifestazioni di ogni fazione politica e per qualsiasi rivendicazione: da quelle studentesche a quelle dei pensionati. Indiscriminatamente, da destra a sinistra.

Rino Gaetano e le sue canzoni durante le manifestazioni

L’ultima è stato il grande comizio in piazza del Popolo a Roma, dove i militanti della Lega si sono riuniti lo scorso sabato per ascoltare le parole dal palco del loro leader Matteo Salvini e degli altri esponenti di rilievo del Carroccio. E proprio l’evento di qualche giorno fa potrebbe esser stato l’ultima volta in cui poter ascoltare «Ma il cielo è sempre più blu» in una manifestazione di piazza.

Nulla contro Salvini, ma la misura è colma

«Non ce l’abbiamo né con la Lega né con Matteo Salvini – ha spiegato Alessandro, nipote di Rino Gaetano -. È solo stato l’ennesimo episodio che ci viene segnalato in questi anni e di cui siamo stufi. Rino non è di destra né di sinistra, non ha colori politici. Perché devono farsi forza usando lui e la sua musica?». La famiglia del famosissimo cantante nato a Crotone, ha anche contattato la Sony Music – che detiene i diritti d’autore dei brani di Gaetano – per capire se l’utilizzo dei suoi brani (non solo in quest’ultima occasione) sia stato legittimo.

(foto di copertina: Archivio Ansa)

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