Cos’è il Navigator di cui parla Di Maio, e perché non lo chiama (più) tutor

Durante la registrazione della puntata di Porta a Porta nella serata di martedì 4 dicembre, Luigi Di Maio ha parlato del reddito di cittadinanza, dei tempi previsti per la  realizzazione e di come funzionerà. Tra le dichiarazioni, ha suscitato molta curiosità la nuova figura del “Navigator“, di cui fino ad ora il mondo del lavoro ignorava l’esistenza.

Il Navigator che arriva (forse) dal Missisippi

Cos’è un navigator? fondamentalmente un tutor. Sebbene il nome faccia pensare a qualche robot, ad un Tom Tom o ad un sistema di intelligenza artificiale, nella concezione di Luigi Di Maio è una persona che «prenderà in carico» il beneficiario del reddito di cittadinanza, per «seguire chi ha perso il lavoro, formarlo e reinserirlo nel mondo del lavoro». insomma, un navigatore del lavoro. Il suo ruolo è funzionale non solo a guidare il vero disoccupato tra le proposte di lavoro che gli verranno sottoposte finché beneficia del reddito, ma anche a far risparmiare tempo (e denaro) alle società. «La formerà e la orienterà in modo che l’azienda la possa assumere senza doverla formare» ha continuato a spiegare Luigi Di Maio dal salotto televisivo di Bruno Vespa, «la formazione non necessariamente deve essere avvenire nei centri per l’impiego; ma anche in un centro privato, in una azienda». Probabilmente ispirazione per i Navigator arriva dal nuovo consulente di Di Maio alle politiche sul lavoro: si tratta di Mimmo Parisi, un professore pugliese emigrato negli Stati Uniti. Proprio nel Missisippi, Parisi ha creato un’app che consiste in un sistema di ricollocamento dei disoccupati. Un Navigatore appunto, che digitalmente aiuta i disoccupati passando per le università e la gestione telematica. I risultati sembrerebbero ottimali, ma il Mississipi non è l’Italia. Oltre ad una evidente minore area geografica, anche il tasso di disoccupazione di partenza è molto diverso: lì si parla di un numero inferiore al 5%. Non proprio uno schema replicabile in toto.

I Navigator verranno selezionati dal governo

La formazione quindi sarà responsabilità di questo navigator, che dovrà preparare al meglio possibile il disoccupato, per renderlo anche più appetibile alle aziende. Ma in sostanza, chi saranno i navigator? consulenti del lavoro, professori, impiegati dei centri occupazionali, o persone scelte ad hoc? Su questo, il vicepremier non è riuscito a fare chiarezza. «Il Navigator fa parte del programma di assunzioni che faremo – dice Di Maio-  Li selezioniamo con un colloquio per trovare altre persone con alto profilo per seguire i giovani che hanno perso il lavoro» . Verranno quindi selezionati dal Governo e poi pagati «in base al numero delle persone orientate». Considerando le ultime assunzioni avvenute al ministero di Luigi Di Maio, qualche perplessità è d’obbligo.

«Più navigator per tutti»: l’ironia social e il tweet di Giorgia Meloni

I social non perdonano, mai. La notizia del Navigator ha scatenato il sarcasmo degli utenti dei social network, in primis twitter. In molti hanno citato il film di fantascienza Disney, la cui locandina riporta la frase profetica: «David è stato lontano otto anni, ma ha una scusa fantastica». David è uno dei disoccupati e la scusa, era la formazione con il navigator durante il reddito di cittadinanza.

Il navigator è stato messo in riferimento alle ultime dichiarazione dei vari ministeri: dal colloquio in cui il navigator dice al disoccupato «tornerai più forte di prima, in pochi mesi, massimo anni» fino a Laura Castelli che interviene dicendo che «i manuali di formazione sono già in stampa», l’ironia social in queste ore ha dato il meglio di sé.  Si sono levati anche commenti meno sarcastici, ma la tendenza è che questa novità dei Navigator – fino ad ora si parlava di tutor, e andava benissimo così – sia stata recepita come l’ennesima «panzana» o una «presa per il culo».

E poi, c’è anche un tutorial, condiviso da Giorgia Meloni, che si commenta da solo.

https://twitter.com/GiorgiaMeloni/status/1070253816577183744

(Credits immagine di copertina ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Share this article