Selvaggia Lucarelli è stata sospesa da Facebook, account riattivato nel pomeriggio

Ci risiamo. Questa volta la vittima è Selvaggia Lucarelli. Facebook ha sospeso il suo profilo dopo una serie di segnalazioni di massa per un suo commento decisamente innocuo. Si tratta dell’ennesimo caso relativo a un personaggio pubblico che opera sul web finito nel mirino di gruppi di haters che – forzando un’interpretazione delle policy di Facebook – indica un contenuto proposto da quello stesso personaggio come inadeguato alle regole del social network.

Stando a quanto anticipato da Claudio Michelizza del sito Bufale.net, tuttavia, il blocco di Selvaggia Lucarelli era in fase di risoluzione già intorno all’ora di pranzo. L’editorialista del Fatto Quotidiano ha ottenuto lo sblocco della sua utenza, dopo aver inoltrato correttamente la richiesta all’amministrazione del social network di Mark Zuckerberg.

Intorno alle 15.30 del pomeriggio, infine, l’account Facebook della Lucarelli è stato sbloccato. 

Selvaggia Lucarelli bloccata su Facebook

«Volevo fare i miei sentiti complimenti a Facebook che dopo aver bloccato un giorno Puente, una settimana la Murgia, pagine pro vaccini, eliminato post a Burioni, ora blocca me per un mese – aveva scritto Selvaggia Lucarelli su Twitter, condividendo questo suo messaggio anche nelle Instagram Stories -. Una politica davvero vincente. Motivo? Bah. Lì resterà solo Salvini. E avanzerà Twitter».

Le ragioni del blocco di Selvaggia Lucarelli su Facebook

L’editorialista del Fatto Quotidiano e opinionista televisiva ha spiegato a Giornalettismo l’origine di questa segnalazione. Negli ultimi tempi, come rilevato dalla stessa Selvaggia Lucarelli, la giornalista ha trattato argomenti relativi a Matteo Salvini e ai no-vax in toni molto critici. «In modo particolare – dice Selvaggia Lucarelli – hanno segnalato in massa un mio commento a una tizia a cui avevo scritto “non perdo tempo con gli scemi presuntuosi”».

Negli ultimi tempi, anche il debunker David Puente era stato raggiunto dal medesimo provvedimento di sospensione, perché segnalato in massa da gruppi no-vax. Puente, impegnato attivamente nella lotta alle bufale che molto spesso vengono diffusi da questo tipo di gruppi, era stato bloccato su Facebook per un giorno intero. Ma anche altri giornalisti come Michela Murgia o l’immunologo Roberto Burioni che si batte quotidianamente contro i no-vax erano stati raggiunti da provvedimenti restrittivi simili. Non una grande vittoria per la libertà d’informazione, né per la corretta informazione tourt court.

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