Arezzo, uccide il ladro nella sua rimessa: indagato per eccesso di legittima difesa

28/11/2018 di Redazione

Erano le 4 del mattino di mercoledì 28 novembre 2018. A Monte San Savino, in provincia di Arezzo, il titolare di una rivendita gomme dorme all’interno del capannone dove ha sede la sua azienda. Ha subito 38 furti negli ultimi mesi e non riesce più a prendere sonno. Quando ha sentito l’ennesimo rumore irrompere nel capannone, ha preso un fucile e ha esploso due colpi. Una delle due persone che si erano introdotte all’interno della struttura si è accasciata al suolo: il titolare della rivendita di gomme ha ucciso un 29enne di origini moldave che si era indebitamente introdotto all’interno del capannone.

Eccesso legittima difesa, fermato il gommista

Ora, l’uomo di Monte San Savino è indagato per eccesso di legittima difesa. È stato lo stesso titolare dell’azienda ad avvisare le forze dell’ordine. Secondo le prime ricostruzioni, infatti, il colpo avrebbe raggiunto il 29enne moldavo all’interno del capannone. Quest’ultimo ha provato a fuggire, ma si è accasciato nel cortile della struttura: probabile che il proiettile gli abbia reciso fatalmente l’arteria femorale. L’altra persona che era con lui, invece, è riuscita a mettersi in salvo e di lui, al momento, non si hanno notizie.

L’uomo non è in stato di fermo per eccesso legittima difesa

Alessandra Cheli, legale del titolare della ditta, ha affermato che – prima di rilasciare qualsiasi dichiarazione – bisogna comprendere la dinamica dell’accaduto. A condurre le indagini c’è il pubblico ministero Andrea Clausani, che non ha ritenuto necessario porre in stato di fermo il titolare della rivendita gomme di Monte San Savino.

L’eccesso di legittima difesa, il giorno dopo l’approvazione del decreto sicurezza

Una particolare coincidenza è quella che si è verificata con l’attualità politica delle ultime ore. Proprio ieri, infatti, è stato approvato il decreto sicurezza voluto da Matteo Salvini. Quest’ultimo ha intenzione di modificare anche l’articolo 52 del codice penale per introdurre la parola «sempre» legata al riconoscimento della legittima difesa. Il caso di Monte San Savino è emblematico di come cambieranno le cose: se il gommista ora può essere indagato per eccesso di legittima difesa, in un futuro ciò non potrà mai accadere, dal momento che l’ipotetica nuova norma prevede che la legittima difesa sia sempre contemplata, in virtù della correlazione tra offesa e reazione all’offesa.

A supporto di ciò è intervenuto Matteo Salvini che ha annunciato l’arrivo del provvedimento sulla legittima difesa in Aula e ha dichiarato: «La mia solidarietà al commerciante toscano, derubato 38 volte in pochi mesi: conti su di noi!».

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