Vittorio Feltri ama il Fatto Quotidiano perché «è peggiore di Libero»

Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che è peggio. E così, con l’ironia velenosa che lo contraddistingue, il direttore di Libero ha scelto i pochi caratteri di Twitter per regalare alla platea del web una perla sul lavoro di alcuni suoi colleghi, facendo – però – un chiaro riferimento a Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano. Poche parole che, come al solito, hanno il sapore della sentenza.

«A me il Fatto quotidiano piace moltissimo perché è peggiore di Libero». Una pietra tombale sull’idea che Vittorio Feltri ha del quotidiano diretto da Marco Travaglio. Al direttore di Libero non deve essere andato giù l’appoggio che il Fatto ha dato – e dà – al Movimento 5 Stelle da qualche anno a questa parte. La continua difesa sull’operato (in particolare) di Luigi Di Maio, da sempre pubblicamente dileggiato da Feltri, ha fatto partorire questo tweet al veleno.

 

Il Fatto Quotidiano è peggio di Libero?

In un’intervista rilascia a VVox nel giugno scorso, però, Vittorio Feltri aveva parlato molto bene del suo collega Marco Travaglio, dispensandolo di complimenti per il suo modo di scrivere e la sua prosa molto interessante: «Mi piace da morire il suo modo di scrivere! Qualche volta è un po’ ripetitivo e noioso, ma capita quando uno scrive tutti i giorni. Però la sua prosa la trovo molto interessante. E poi, sia chiaro, io sono in buoni rapporti con lui. Ci telefoniamo e abbiamo anche lavorato insieme. Niente contro Travaglio».

Feltri, però, ama la scrittura di Travaglio

Ma anche in passato erano volate parole dolci per Travaglio. Nel 2014 Vittorio Feltri lo aveva definito il miglior giornalista italiano: «Siccome io giudico non le idee o la persona, ma le capacità, lo giudico come farei con un calciatore. Se segna 30 goal a campionato è ovvio che è bravo e merita un buon voto. Ritengo che in questo momento Travaglio sia il numero uno». Ma non sempre, solo su alcuni temi. Era l’epoca in cui Feltri dirigeva il Giornale e non ha mai apprezzato la battaglia del direttore del Fatto sulla trattativa Stato-Mafia.

(foto di copertina: ANSA/MOURAD BALTI)

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