Bungle, il Chow Chow che rischiava 9 mesi di detenzione

Bungle ha solo 4 mesi e già rischiava di avere la fedina penale sporca. Tutta colpa di un morso a un poliziotto, che poteva costargli fino a 8 mesi di detenzione.  Grazie a una petizione lanciata su Facebook, il piccolo Chow Chow è stato rilasciato.

Bungle è colpevole di aver morso un poliziotto

La polizia di Northamptonshire ha rilasciato una dichiarazione scritta, spiegando che il cucciolo era stato sequestrato dopo aver morso un poliziotto a Stoke Bruene, vicino Towcester, che aveva notato il cane aggirarsi liberamente senza guinzaglio. «Mentre cercava di recuperare il cane, è stato morso ad una mano e al braccio» ha dichiarato la polizia, aggiungendo che “l’arresto” è stato fatto prevalentemente perché il proprietario non era lì, e il cane avrebbe potuto costituire un pericolo per sé e per gli altri. «Questo che vedete non è un cane pericoloso» ha scritto l’allevatrice Jules Graburn sul gruppo Facebook creato per liberare il cucciolo, «Bungle è un membro della famiglia molto amato». In effetti, è difficile non innamorarsi di quegli occhioni. Il gruppo ha velocemente superato i 10mila iscritti, ed è persino finita sulle prime pagine di alcuni giornali. Il The Sun, per esempio, ha pubblicato la storia di Bungle titolando «Sono solo uno sciocco cucciolo, portatemi via da qui!».

As the dog groomer of this beautiful bundle of joy.I am so sad and cross to hear this awful news. As a professional…

Gepostet von Jules Graburn am Dienstag, 20. November 2018

Il vero colpevole dell’incidente, secondo la legge, non è Bungle ma il suo padrone

Il padrone, David Hayes, si è fatto vivo in seguito, dichiarando al tabloid Sun che rischiava di essere separato dal suo fedele amico per un periodo che poteva arrivare fino a 9 mesi. La colpa però, sarebbe solo sua, e anzi, la polizia è la prima ad avere a cuore il benessere del Chow Chow, e sta indagando per verificare che il padrone non abbia commesso una violazione della sezione 3 del Dangerous Dog Act del 1991. Secondo la legge inglese infatti, è illegale lasciare un cane libero senza il controllo del proprietario. Vale sia per i luoghi pubblici che per le zone circostanti il domicilio. Perché scatti la considerazione di cane «pericolosamente fuori controllo», è necessario che l’animale aggredisca qualcuno, o che ne venga percepita la minaccia. Se i proprietari risultano colpevoli, possono incorrere in una serie di multe e sanzioni, fino a 14 in prigione, e il cane può rischiare di venire abbattuto.  «I cani che mostrano aggressività lo fanno perché si sentono minacciati e se stanno vivendo uno stato negativo o semplicemente sono infelici in determinate situazioni» ha spiegato alla BBCSam Gaines, esperto di benessere del cane per l’ente di beneficienza Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals. «Speriamo davvero che le circostanze in cui Bungle ha morso qualcuno e le sue ragioni vengano prese in considerazione».

Bungle ora è libero e contento

Alla fine, tutto è bene quel che finisce bene. Dopo pochi giorni di detenzione, Bungle è tornato a casa dai suoi padroni. «Bungle è casa … evviva!» ha scritto Joseph Hayes, il padroncino più giovane, rassicurando i fan della pagine che «Bungle è stato nutrito e ha giocato con i nostri due Newfies». Dopo aver ringraziato tutti gli iscritti al gruppo per aver portato all’attenzione dei media la storia del suo cucciolo, ha raccontato che tutta la famiglia era «molto dispiaciuta che «Bungle sia riuscito a scappare e abbia causato il caos. Siamo particolarmente dispiaciuti che durante la sua cattura un poliziotto sia stato ferito mentre era in servizio». Proprio a lui la famiglia vuole portare i ringraziamenti «per i suoi sforzi per mettere Bungle al sicuro, e vogliamo scusarci  nuovamente per qualsiasi dolore sofferto in quel processo». E anche Bungle ringrazia, e chissà che «l’addestramento del sabato mattina» a cui Joseph ha promesso che lo porterà, serva di lezione a lui e alla sua famiglia un po’ distratta. 

Gepostet von Joseph Hayes am Freitag, 23. November 2018

(Credits immagine di copertina: foto postata sul gruppo Facebook Bungle The Chow)

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