Il presunto ‘conflitto di interessi’ di Salvini sulla spazzatura napoletana: detiene 3.500 azioni di A2a

19/11/2018 di Redazione

Un presunto (minuscolo) ‘conflitto di interessi verde’ di Matteo Salvini sulla spazzatura napoletana. Il leader della Lega, che in questi giorni chiede più inceneritori in Campania per risolvere le difficoltà legate allo smaltimento dei rifiuti, detiene 3.500 azioni ordinarie di A2a, multi-utility lombarda dell’energia che gestisce il termovalorizzatore di Acerra, in provincia di Napoli. A parlarne oggi è Il Fatto Quotidiano (articolo di Vincenzo Iurillo).

Il (piccolo) ‘conflitto di interessi’ di Salvini sulla spazzatura di Napoli

Il Fatto spiega che A2a, nata dalle fusioni di due partecipate dei comuni di Milano e Brescia gestisce l’unico impianto di termocombustione dei rifiuti attivo sul territorio campano e che il dato delle 3.500 azioni possedute dal leader della Lega è presente nella dichiarazione patrimoniale che i ministri sono tenuti a pubblicare sul sito del governo. Il dato delle azioni ordinarie – dice Il Fatto – «pone Salvini e le sue dichiarazioni in una situazione di, sia pur piccolo, conflitto d’interesse». A2a già in passato ha dichiarato l’intenzione di realizzare un nuovo termovalorizzatore a Napoli. Interesse di cui c’è traccia anche in atti ufficiali. «Ha queste azioni da venti anni», «Da quando sono iniziate le liberalizzazioni nel settore, ed è tutto pubblico», hanno replicato fonti dell’entourage del ministro dell’Interno al quotidiano diretto da Marco Travaglio.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Sondrio, il 17 giugno 2018. Credit immagine: ANSA / CARLO ORLANDI)

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