Beppe Grillo esalta l’azienda dei sacchetti «dell’amica di Renzi»

Ma la storia dei sacchetti biodegradabili obbligatori – e a pagamento – nei reparti ortofrutta e gastronomia dei supermercati non era per favorire l’azienda dell’amica di Matteo Renzi? Sembra passata un’eternità dallo scorso 1 gennaio, giorno in cui è entrata in vigore la normativa del governo Gentiloni tanto contestata perché sarebbe stata fatta per aiutare un’impresa vicino a una frequentatrice della Leopolda. E oggi, a quasi un anno di distanza, Beppe Grillo ha scritto un articolo sul proprio blog per esaltare proprio quell’azienda, «simbolo dell’eccellenza italiana e grande esempio di economia circolare».

Il cortociruito grillino (o grillesco, in questo caso) è stato messo in evidenza su Twitter dallo stesso Matteo Renzi che ha rivendicato la scelta di quell’azienda per commissionare la produzione dei sacchetti bio da distribuire nei supermercati italiani non perché di proprietà di una sua amica, ma – citando le stesse parole utilizzate dall’inconsapevole (?) Beppe Grillo – perché si tratta di un’eccellenza italiana nell’ambito dell’economia eco-sostenibile e circolare.

 

A Beppe Grillo ora piacciono i sacchetti bio dell’amica di Renzi

La polemica è servita, anche perché l’ex premier Renzi ricorda tutto il fango piovutogli addosso durante la scorsa campagna elettorale, con il Movimento 5 Stelle che ha utilizzato la polemica attorno a quel «centesimo», costo del sacchetto biodegradabile al supermercato, come fosse uno dei problemi principali dell’Italia. Renzi, che poteva essere attaccato per tanti altri aspetti politici, ora rivendica questa «scoperta» di Beppe Grillo.

La Mater-Bio, l’azienda azionista di maggioranza della Novamont

Nell’articolo pubblicato sul suo blog, Beppe Grillo esalta la Mater-Biotech definendola «un’eccellenza italiana che deve essere valorizzata e conosciuta da tutti, perché il rispetto per l’ambiente e il futuro dei nostri figli deve essere sempre al primo posto per tutti noi». Quell’azienda è proprietaria del 75% delle quote azionarie della Novamont, azienda chimica italiana guidata dall’ad Catia Bastioli, presidente di Terna dal 2014. E proprio Bastioli era considerata la grande amica di Matteo Renzi e – secondo la sintesi del Movimento 5 Stelle, all’epoca all’opposizione – proprio per questo venne affidata a loro la produzione e commercializzazione dei tanto contestati sacchetti biodegradabili. Fino a oggi, quando si è scoperto che si tratta di «un’eccellenza italiana».

(foto di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

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