Marvel saluta Stan Lee con un video commovente: «Non ci sarà mai un mondo senza di lui»

«Mi chiamo Stan Lee, ho scritto storie per le generazioni dei più giovani negli ultimi 30 anni. In questo lasso di tempo ho imparato molto su ciò che i giovani pensano, ma ancor più importante ho capito chi sono i giovani». Sono le parole pronunciate da Stan Lee nel 1968, e che aprono il video tributo pubblicato oggi dalla Marvel per salutare il “papà” di tanti supereroi.

Stan Lee, il padre di tanti supereroi e grande amico

Il video raccoglie i ricordi di alcune tra le tante persone che hanno lavorato insieme a Stan Lee: c’è il racconto del capo dell’ufficio creativo Joe Quesada, di Tom Brevoort ,Vicepresidente e editore esecutivo di Marvel, del presidente della Marvel Entertainment Dan Buckley e di Sana Amanat, che all’interno di Marvel si occupa dello sviluppo e gestione dei contenuti. «La migliore creazione di Stan era Stan» spiega Brevvort elogiando la personalità dell’uomo che riusciva a infondere entusiasmo e creatività in tutto il gruppo.  «Lui ha creato la mitologia americana» continua Amanat, dicendo una grande verità. Spiderman, i fantastici 4, Hulk e i tanti altri personaggi creati da Lee, non hanno solo regalato ore di svago ai ragazzi di tutto il mondo, ma con le loro avventure li hanno incoraggiati a seguire i propri sogni, a lottare per i propri ideali e avere fede. Stan Lee diceva che voleva che i lettori mentre sfogliavano i suoi fumetti si sentissero «come se facessero visita ad un vecchio amico», e in effetti è così. La magia delle storie che ha raccontato è nascosta proprio nella sua capacità di parlare con tutti, senza distinzione dei età, genere, razza, background culturale. «Mentre leggevo le sue soapboxes mi sembrava che parlasse direttamente con me – racconta Quesada – poi mi sono reso conto che il bambino uno dietro di me sentiva esattamente la stessa cosa». Del resto lo sentiamo dire anche da Stan Lee in persona in un’intervista inserita nel video-tributo, mentre parlando delle sue creature spiega che «anche se hanno dei superpoteri, devono essere credibili. Quello che loro fanno deve essere ciò che farebbe qualsiasi persona nei loro panni».  Nelle immagine scelte da Marvel vediamo Stan Lee ridere, posare come Spiderman, rilasciare interviste dicendo il suo motto «Excelsior!». È l’uomo che abbiamo sempre amato, che si mostra con la stessa ironia con cui faceva dei cameo nei film che hanno trasformato i suoi personaggi bidimensionali in attori in carne ed ossa.

Una parte di Stan Lee è ancora inedita: dall’ultimo cameo fino al nuovo supereroe

È uno dei passatempi più amati dai fan della Marvel: individuare Stan mentre ascolta la musica ignaro della battaglia che si consuma dietro di lui tra Spiderman e Lizard, tra le sedute del processo all’incredibile Hulk, mentre vende hotdog durante la confessione del senatore Kelly svela di essere un mutante. I suoi cameo, spesso ironici e divertenti, nei film dei personaggi da lui creati sono sempre stati accolti con entusiasmo dal pubblico. Prima di andarsene, Stan ne ha fatto un ultimo, che potremo vedere nel nuovo film degli Avengers: le sue scene nel quarto capitolo della saga dedicata ai vendicatori infatti sono già state girate ad aprile. Non rivedremo Stan solo al cinema però, ma anche nelle avventure di un supereroe inedito. Lo ha raccontato la figlia J.C.Lee a TMZ, dicendo che i due stavano lavorando insieme alla creazione di un nuovo personaggio anche l’ultimo weekend prima che morisse. «Avevo cercato di spingerlo a creare un personaggio insieme a me per tutta la vita – spiega la figlia durante l’intervista – e finalmente ci stavamo lavorando. L’ultimo angioletto che tenevamo nascosto è Dirt Man, io gli dicevo: Papà, niente fragori, niente acciaio, niente di tutto ciò. Andiamo in basso, nello sporco. Facciamolo come viene. Facciamo Dirt Man».

Stan Lee è morto il 12 novembre all’età di 95 anni. Da tempo il suo stato di salute continuava ad aggravarsi, e aveva sofferto di polmonite l’ultimo anno. Lunedì mattina era stato trasportato d’urgenza dalla sua casa di Hollywood Hills al Cedars-Sinai Medical Center, dove si è spento dopo qualche ora.

(Credit Immagine di copertina:© Ringo Chiu/ZUMAPRESS.com)

 

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