Di Maio è diventato giornalista pubblicista grazie ad articoli di sport (e mai di politica)

13/11/2018 di Redazione

Luigi Di Maio è diventato giornalista pubblicista grazie alla sua collaborazione con il periodico Il Punto, una testata giornalistica dell’area a Nord di Napoli con sede a Giugliano. E grazie ad articoli di sport. È quanto emerso nelle ore di polemiche per l’attacco del leader M5S e vicepremier alla stampa. Sabato pomeriggio, dopo l’assoluzione della sindaca di Roma Virginia Raggi, Di Maio ha attaccato i giornalisti definendoli «infimi sciacalli». L’Ordine professionale ha deciso di aprire nei suoi confronti un procedimento disciplinare.

Di Maio giornalista, l’iscrizione all’Ordine nel 2007 grazie ad articoli di sport

Diversi quotidiani nazionali che si sono messi alla ricerca di informazioni sull’iscrizione di Di Maio all’Ordine dei Giornalisti, avvenuta nel 2007, hanno scoperto che l’attuale ministro è finito nell’elenco pubblicisti grazie alla collaborazione con Il Punto, giornale di attualità che si divideva tra edizione cartacea e online, scrivendo «per lo più di sport minori e mai di politica». Al Fatto Quotidiano (articolo di Vincenzo Iurillo) Mauro Fellico, il direttore della piccola testata napoletana, ha raccontato: «Collaborò due anni, giusto il tempo di prendere il tesserino, mandava qualcosa via mail a me e alla persona che seguiva la sua zona perché non c’era una vera e propria redazione, poi ci salutammo, mi ringraziò, nessun contatto ulteriore, non go conservato il cellulare». Di Maio era «uno dei tanti giovani di miti pretese che vogliono diventare giornalisti, un ragazzo molto sveglio. Se avesse definito ‘sciacalli’ i giornalisti già allora? Lo avrei cacciato a pedate».

Una volta diventato pubblicista poi l’attuale vicepremier ha scritto solo sporadicamente altrove, come su Laprovinciaonline.it, giornale di cui è stato webmaster. Ma viene segnalata anche la sua collaborazione con Studentigiurisprudenza.it, un magazine della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II, nato nel 2006 e poi diventato il «primo giornale di Facoltà con un milione di accessi al sito». Di Maio avrebbe contribuito anche a fondare questa testata, che in qualche modo ha poi goduto di un finanziamento pubblico, perché finanziato dall’Ateneo.

(Foto di copertina da archivio Ansa: il vicepremier e ministro di Sviluppo Economico e Lavoro Luigi Di Maio durante una conferenza stampa a Roma, il 18 giugno 2018. Credit immagine: ANSA / GIUSEPPE LAMI)

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